afreni |
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| Io non vorrei dare l'impressione di voler convincere con le mie descrizioni...mi limito esclusivamente a riportare le impressioni di fumata in base alla mia esperienza. Non ho preferenze particolari nella scelta dei miei sigari e questo mi permette di valutare oggettivamente un prodotto. Soprattutto non giudico in base al mio gusto...lo so sembra un paradosso. Un sigaro può non piacermi ma può essere oggettivamente buono perchè tira, perchè ha una buona costruzione, perchè il tabacco impiegato è di buona qualità, perchè ha un suo sapore, ecc. Spesso tendiamo a definire non buono quello che non ci piace...e questo è un lusso che non mi posso permettere. Se io sui Palati Elisi recensisco un sigaro in base al mio gusto personale (senza specificarlo) rischio di influenzare negativamente l'esperienza altrui.
Quanto alla tua domanda: Non gode della stessa fumabilità del toscano. Parliamoci chiaro! Per anni i Toscanisti hanno acceso i loro sigari (secchi e aridi, ma quale umidificazione!) senza tenere conto di nessuna tecnica. Ma quale scaldare il piede, autocombustione, ecc. Lo prendevano, lo accendevano e lo fumavano senza neanche accorgersi che la combustione era irregolare. Si spegneva, no problem...lo riaccendiamo....fumarlo fino a scottarsi le labbra...??? Normale, l'ho pagato! Al di là della facile ironia...tutto questo significa che Gli Amazon (anche se sono di kentucky) richiedono le stesse accortezze dei caraibici. Hanno un tiraggio complesso da gestire...Chi è abituato alla fumata toscana...non si avventuri neanche. IO, ripeto, cerco di parlarne oggettivamente. Ad esempio, io non trovo le scatole così belle. Le trovo adeguate. I prezzi li trovo troppo alti...non ho risparmiato critiche, anche perchè queste servono a tutti! Ma se mi si domanda come trovo il Kentucky Amazon, rispondo buono...
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