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| Riprovato ieri sera a distanza di 5 anni dai primi due esemplari fumati. La costruzione non è impeccabile per via della chiusura della testa un po' imprecisa, ma questo si rivela essere l'unico difetto - tra l'altro, non significativo - del sigaro, che rivelerà una meccanica di fumata corretta e senza sorprese, caratterizzata da un tiraggio generoso ma mai eccessivo. A crudo i sentori sono tipici del Kentucky fermentato ed affumicato; spiccano cuoio e legno, con accenni piccanti. All'accensione è tenue e sono necessari 4-5 puff prima che il sigaro inizi ad esprimersi pienamente. Nel seguito, i sentori dominanti saranno di legno stagionato e cacao, con risvolti di liquirizia ed accenni di tostatura (caffè), il tutto contornato da punte speziate. Progressione aromatica soddisfacente. Intensità e corpo sono ragguardevoli, così come la fortaleza che, seppur sotto controllo e ben modulata dall'impianto aromatico, può fare avvertire alcuni postumi già a metà fumata. Il formato potrebbe erroneamente indurre a sottovalutare l'Arabesque di Amazon, che in realtà si impone come un sigaro da meditazione, da degustare dopo un pasto abbondante.
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