| vi posto la mia "recensione", per dovere di cronaca, la fumata è avvenuta direttamente sabato sera, durante la passeggiata pre cena, condizione non ottimale per una degustazione, ma a mio avviso ottima per godersi a pieno il sigaro. La recensione è quindi basata su sensazioni ed "emozioni", su questioni quindi del tutto personali e non analitiche in senso stretto.
Il novo sigaro della Nostrano del Brenta, che per ora è “Senzanome”, è sigaro fatto interamente da tabacco nostrano, un tabacco divenuto autoctono, che proviene geneticamente da tabacchi cubani. La forma è perfettamente troncoconica, di un bel marrone scuro, che potrebbe trarre in inganno, facendo pensare ad un sigaro di potenza. I profumi a crudo sono gradevolmente erabacei, che spaziano dall’erba bagnata a dei leggeri richiami di erbe aromatiche. La fumata, circa 45minuti, che può arrivare tranquillamente ad un ora, è semplice e lineare, anche se assolutamente non banale e scontata. Anche in fumata i toni principali sono quelli erbacei, delicati e persistenti non mancano alcuni sentori di cuoio, anche se appena percettibili si alternano con le note erbace. Una nota assolutamente positiva è la persistenza a fine fumata, è infatti relativamente lunga, gradevole e pulita, non ha bisogno di essere integrata con abbinamenti, o assunzione di liquidi, ad ogni puff si ha voglia di farne un altro per richiamare i gradevoli sentori. Personalmente ritengo questo sigaro, molto adatto per la mattina, o come “aperitivo”, proprio perché la fumata prepara la bocca ad accogliere ulteriori sapori, senza interferire con essi, potrebbe essere anche una fumata da intervallo su di una cena importante.
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