Cervante
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| Dopo aver fatto riposare in humidor per tre mesi circa un terzo esemplare, decido di testarlo di nuovo. La combustione in partenza è agevole e da iniziare sempre con una certa cura; il tiraggio (come per i precedenti i da me fumati) risulta essere sempre un po' costretto, ma il sigaro forse, vuoi per il formato, vuoi perché è ben riempito, risponde in questo modo. Ciò detto, posso solo confermare le positive impressioni che ho avuto nel secondo esemplare fumato circa due mesi fa; il sigaro presenta un ventaglio variegato di percezioni che lo rendono, a mio avviso, molto interessante. Legno dolce, frutta secca in guscio, stallatico, terra,lieve sentore di affumicato, a tratti anche note balsamiche inusuali. Persistenze aromatiche molto intense unite ad una combustione regolare che non necessita di correzioni in una fumata che, se ben condotta, dura ben oltre l'ora. Sigaro indubbiamente di elevata forza, con evidente acidità ma contestualmente di grande garbo ed eleganza che lo rendono mai noioso e men che meno banale, anzi. Equiibrio, eleganza, nerbo e personalità, fanno di questo prodotto, probabilmente, uno dei migliori sigari attualmente in commercio nella "famiglia" dei sigari Kentucky. Sigaro da meditazione da fumare non solo, come solitamente viene detto, "nelle grandi occasioni" ma da fumare tutte le volte che se ne ha la giusta ispirazione e con la consapevolezza che è assai più appagante fumare (anche meno) un prodotto di qualità piuttosto che fumare (troppo spesso) prodotti qualitativamente non all'altezza e che magari sopravvivono sui fasti di un passato che purtroppo e malgrado tutto, più non può tornare. D'altra parte il fumo lento è un piacere, se non è buono, che piacere è? Nino Manfredi docet...
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