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Sarebbe bello se la produzione del tradizionale, non subisse più pause ed il prodotto non venisse mai più a mancare sugli scaffali dei tabaccai; non saremmo costretti ad accumulare scorte ciclopiche, che portano inevitabilmente ad avere problemi di altro genere. Ho riscontrato, ad esempio che la lunga giacenza, sia pur se fatta con criterio, tende ad essiccare i sigari in modo eccessivo; parlo di mesi di giacenza... io ad esempio, li tengo chiusi in un armadio, al buio e senza sbalzi di temperatura, come se non bastasse, tengo ogni singola stecca insacchettata in busta di cellophane, chiusa strettamente con un laccetto, ma nonostante l’accorgimento, il tempo fa il suo dovere ed il prodotto si secca. A questo proposito, mi sono sempre chiesto, fin dall’inizio della storia, come mai il produttore non abbia previsto la cellofanatura della stecca che aiuterebbe sensibilmente la conservazione in condizioni ottimali. Se ci si fa caso, anche le sigarette vendute a stecche hanno la doppia cellofanatura, sia del pacchetto singolo che della stecca. Chiaro che il costo di produzione potrebbe salire ( di poco, comunque) ma non sarebbe un’idea malsana, anche a livello estetico e di omogeneità e maneggiabilità della confezione. Con quella chiusura molto labile ed aleatoria del cartone esterno, può capitare che il contenuto fuoriesca se maneggiato male. Pur essendo in pensione da 14 anni, non mi riesce di dimenticare il mio passato lavorativo nel mondo del packaging alimentare e non, scusate. Se i sigari si seccano il problema è dell'armadio, non dell'azienda che li produce... |