CITAZIONE (Phoppa @ 25/4/2021, 12:22)
Supreme ER Canada 2011, un Edmundo.
Frutto di un’importazione one shot (a proposito, speriamo che prima o poi riprendano...) riprovo l’ultimo a distanza di parecchio tempo. Mi ricordo che ne avevo presi due, forse tre e ricordo vagamente che la fumata non mi era rimasta particolarmente impressa.
Accensione molto positiva: il sigaro è subito “in canna” con un’intensità e una pastosità del fumo in bella evidenza. Aromi dominanti di frutta secca: nocciola, mandorla e noce si rincorrono piacevolmente contornati dal più classico dei legni cubani. Sembra ci sia anche un po’ di noce moscata a vivacizzare ulteriormente il tutto e si percepiscono anche note minerali. Insomma una complessità davvero più che ottima. A livello di sapori sapidità e dolcezza sostanzialmente si equivalgono, il primo più in persistenza, il secondo maggiormente in fase di espulsione del fumo.
Forza consueta per un vintage: 2,5/5
Secondo tercio ancora molto stimolante: aromi e sapori viaggiano all’unisono. Il legno stagionato si fa aroma dominante ma permangono tutte le sensazioni di frutta a guscio. Le spezie rinvigoriscono, si percepisce il pepe verde (piuttosto raro in fumata) e c’è anche un po’ di tostato. Il fumo mantiene una consistenza ampia e molto intensa nelle percezioni.
Tercio finale evolutivo: si sente in aggiunta il cioccolato al latte mentre i sentori minerali aumentano. Frutta secca e legno rimangono comunque la guida principale, sempre supportati da una piccola piccantezza di fondo.
Complessivamente una gran fumata, sigaro adatto sia a chi preferisce un bouquet tradizionale sia a chi preferisce un po’ di innovazione: davvero un sigaro che può accontentare tutti. Tutti i parametri sono risultata ti ampiamente sopra la media. Ottima la vitola, che si conferma nelle mie corde per una fumata di media durata. L’ho trovato migliore anche rispetto ai due Seleccion di produzione ordinaria, e questo potrebbe bastare per definire quanto sono rimasto soddisfatto
90/100
Lo fumai anche io alla fine del 2015 ma dalla tua descrizione noto alcune sostanziali modifiche nella paletta aromatica; ne ho ancora altri 2 in humidor e prossimamente vedrò di accenderne uno a conferma.
In ogni caso già ai tempi mi fece una buona impressione ed infatti lo valutai 89/100.
Riporto quanto scitto nei miei appunti: nei primi puff si identificano la frutta secca a guscio (noce), legno e leggera vaniglia.
Il primo tercio procede intensificando i precedenti aromi di noce e vaniglia a cui si aggiunge la noce moscata; dopo poche boccata diviene sapido e compaiono leggere note di cacao, caffè e terra. In sottofondo sono presenti accenni speziati (pepe nero). La forza risulta media (3/5).
Ad inizio secondo tercio scompare completamente la base dolce e prevale la vena sapida: cacao, caffè e terra più simile all'argilla che al terriccio. Da metà fumata vira verso fragranze di erbe balsamiche accompagnate dalle prime avvisaglie di pellame. Il pepe nero in sottofondo acuisce la propria presenza (ma sempre discreto) divenendo a sprazzi piccantino. La forza acquista ulteriore vigore attestandosi a poco più che media (3,5/5).
Nel’ultimo tercio si percepiscono aromi di legno stagionato, erbe aromatiche e pelle (che nel trascorrere del tercio prevarrà sempre più). In sottofondo il pepe nero ritorna all’iniziale finezza. La forza si conferma poco più che media (3,5/5).
Juan Lopez Supreme risulta un sigaro dotato di buona evoluzione, dalla paletta aromatica variegata e ben distinguibile. La fumata alterna settori predominati da note dolci ad altri più sapidi che conferiscono complessità e vivacità al manufatto. Il fumo è lievemente secco, mentre la cenere cade appena superata la metà sigaro. Il post fumata è di buona intensità e propone note di pelle, tè e legno speziato. Il J.L. Supreme incarna pienamente le caratteristiche distintive del brand.