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| Certe volte accadono cose davvero strane e incomprensibili. Breve premessa: agli inizi del 2008 scrivevo una breve nota di recensione su “altro” forum di settore, concernente un prodotto della Samuel Gawith commercializzato da Ca’ Bianca (che lo “consiglia” – si badi - agli “amanti del Kentucky”), il “Bad Noons” (presso altri siti commerciali, “Bad Nuns”: per la verità, non si sa neanche se sia lo stesso tipo di prodotto, tenendo anche presente che ne esistono due versioni la “I” e la “II”). Mi do cura di precisare, in apertura della nota, che le sensazioni riportate riguardavano – si badi ancora - le “prime impressioni di fumata”, dando per pacifico (non conoscevo, allora, “l’allegria” – ora invece ben sperimentata, anche in altre occasioni - con cui alcuni siti commerciali pubblicizzano i loro prodotti) che il prodotto effettivamente contenesse, oltre al virginia, appunto un quantitativo di kentucky. Nonostante l’indicazione (“per gli amanti del Kentucky”), nel corso della nota di prima impressione, do anche conto – con dichiarato stupore (“non ci sono tracce di amaro, cosa che mi stupisce data la presenza del Kentucky”) - dell’assenza, in quel prodotto, di alcune caratteristiche tipiche del Kentucky (appunto il sentore amaro e “la bocca” non particolarmente “pulita”). Chiusa la premessa. A distanza di tempo, qualcuno si prende la briga di chiedere lumi alla Synjeco (altro sito di distribuzione commerciale: giacché ci si era, ci si poteva rivolgere al produttore … data per scontata l’onestà di commercianti e produttori di tabacco) circa la effettiva composizione dello stesso prodotto, e gli viene risposto, penso tramite e-mail, che (traduco e riassumo) la fantasia dei recensori è infinita e che alcuni prodotti contenenti Virginia dark fired, per il loro gusto “strong” possono ingenerare confusione con i prodotti contenenti Kentucky. Va bene, a prima degustazione mi sono fatto condizionare – succede, purtroppo – da proditorie indicazioni pubblicitarie rilasciate sul sito di Ca’ Bianca, senza peraltro fare a meno di registrare alcune gravi anomalie rispetto all’ipotizzata composizione Virginia – Kentucky Fin qui, nulla di male (a stare alle parole di Mr. Schneider - patron di Synjeco - non sembrerebbe neanche un peccato mortale) o quasi. Su altro sito, prendendo le mosse da questa vicenda, si mettono in guardia gli utenti dal confidare nelle recensioni. A me, la cosa sembra “tirata via”, non solo perché si stigmatizzano “tutti i recensori” e “tutte le recensioni”, ma soprattutto perché non si censura (e “chi non fa non falla” …) alcuno degli assunti inerenti l’analisi sensoriale, che nonostante tutto potrebbe essere, e ritengo sia stata effettivamente, del tutto corretta (io, personalmente, a memoria, non cambierei una virgola di quella nota, tranne ovviamente dare atto della diversa composizione). Perché tanta diffidenza dai recensori ? Insomma, il “gioco delle recensioni” non deve essere quello di indovinare il con...Read the whole post...
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- Autore: Griso62
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