| | | La primavera svegliava la natura, i boccioli si schiudevano ai primi raggi di sole e le farfalle intonavano note impercepibili, danzando nel vento, e la giovane Jessica guardava quel giardino: la tristezza le inondava il cuore, soffocando la sua anima, con quei ricordi, con quel suo amore perduto. Ella amava perdersi nel passato, in quei forti sapori, che, neanche il tempo avrebbe cancellato, nelle emozioni provate con quel uomo, che aveva tanto amato… Ella riviveva quei giorni di Natale, quando lo scoppiettio della legna ardeva, come il suo cuore, ed il fumo riempiva la stanza, ricordando i baci appassionati con il “suo” Roger. Egli era un uomo alto, dalla carnagione e gli occhi scuri. Jessica lo aveva incontrato per caso, alla stazione, un freddo giorno di dicembre: i due si erano scambiati un sorriso e qualche convenevole, fino a perdersi. Nella neve riuscivano a sentire solo il battito dei loro cuori e il calore del loro amore, ma era solo passione, attrazione fisica e peccato… per lui. Ella adorava le visite serali di Roger, il suo entrare della stanza , incedendo senza paura, la sua sicurezza e tutti i suoi riti: egli prendeva dalla giacca un forte sigaro scuro, pieno di venature, lo odorava e lo accendeva con pazienza e meticolosità, come se tutto il mondo dovesse fermarsi a guardarlo. I loro incontri erano fugaci, clandestini, eppure, Roger trovava sempre il tempo per accendere e fumare! Questo, inizialmente, la faceva impazzire, avrebbe voluto tutto il suo amante per sé, ma imparò ad amare e condividere questi suoi gesti: non poteva essere egoista, alla fine quel Kentucky, rozzo, a tratti forti e burbero, era entrato nella sua vita. I due amanti trascorrevano le loro serate, concedendosi ai loro vizi, sorseggiando del buon vino, e lasciandosi trasportare dalle loro pulsioni primordiali: Jessica amava quel gusto di tabacco sulle labbra del suo Roger, la sensazione pungente che avvertiva alle prime puffate, il pizzicore sulla lingua e quel fumo, denso e caldo, sprigionato dal braciere, che le inondava il corpo… Ah come avrebbe voluto risentirlo, ancora una volta! Ella sapeva che, quel “suo Roger”, non sarebbe mai stato suo, eppure, lo desiderava e lo sperava: immaginava che un giorno avrebbero raccolto le ciliegie di quel giardino, cedendo alla lussuria ed a quel tabacco. Quell’uomo forte ed affascinante, ormai, si era dimenticato di lei, non lo vedeva da quella notte in cui gli aveva chiesto di rimanere e smettere di scappare: egli era andato via come il fumo nel vento, lasciando solo un bacio amaro al Kentucky. Il sole era calato e Jessica, memore del suo amore, con un dito si tocco le labbra: sperò di sentire il pizzicore, che avvertiva le prime volte che fumava e che non avrebbe mai dimenticato, mentre, reggeva il sigaro, rubato al suo amante, in quell’ultima notte.
- Tags:
- Autore: Lady M
|
|
| |