| | | La generosa e umile forza delle gregarie
Chi mi conosce, soprattutto al di là del forum, sa bene che amo le pipe belle, quelle di una certa qualità, il cui marchio vanta una storia di tutto rispetto. Così, mi trovo spesso a rimanere incantato davanti ad alcuni esemplari di Charatan, Dunhill, Castello: ad affascinarmi sono le serie, i finissaggi, gli shape, i codici da tradurre come messaggi cifrati che trasformano il pipatore in un agente segreto... Chi mi conosce sa anche, però, che non mi limito a fumare pipe di tal fatta, ma che sono molto affezionato a marchi quali IlCeppo, Brebbia, Savinelli, Peterson. Mi capita difatti spesso di ritornare, dopo un periodo di fumate inglesi in pipe inglesi, o di incastellamenti vari, con rinnovato entusiasmo alle nostre italiane citate. Di queste mi piacciono ovviamente le grandi ammiraglie, i bei pezzi di radica, che spiccano per classicità e pulizia di linee, oltreché per essere garanzia di ottime fumate. Tuttavia, sempre chi mi conosce bene, sa che quotidianamente non disdegno le gregarie, ovvero quelle pipe più economiche, sempre appartenenti al marchio Savinelli o Brebbia o Peterson, che svolgono in silenzio - senza dare nell’occhio, senza magari essere sorgenti di polemiche forumistiche, senza appagare il briciolo di vanità che ogni fumatore di pipa nasconde in un angolo remoto del proprio cuore - che svolgono in silenzio, dicevo, il loro lavoro con costanza, metodo, risultando sempre affidabili, sempre disponibili e generose. Della Brebbia, come è noto, stravedo per alcune pipe fiammate con 1, 2 o addirittura 3 stelle: penso alla Linea Italia, a qualche Collection, a qualche “Grandi Designer”. Quotidianamente, però, ricorro anche a pipe di serie e prezzo di molto inferiore, quasi prime pipe per un neofita, che sono sempre fedeli e anche molto belle a guardarsi. Ultimamente mi fa compagnia una Savinelli short rusticata, dal prezzo di 45 euro, euro più euro meno, ricevuta in regalo per lo scorso Natale. Devo dire che questa chubbotta, molto corta ed in carne, mi segue ovunque. Certo, noto la differenza - che tutti possono immaginare - con una radica più nobile; tuttavia la pipa in questione fa gustare il tabacco come si deve, soprattutto dopo che la si è fumata e ben rodata. Dona il piacere di fumare, di bruciarci un vile naturale o un più aristocratico latakioso; è una creatura capace di lavorare in silenzio, senza farsi notare per strada dagli sguardi altrui o dagli amici pipatori. Alcuni dei quali, però, ogni tanto vi gettano un occhio e dicono: “Fa’ un po’ vedere…”, attratti dall’aspetto vissuto che impreziosisce qu...Read the whole post...
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- Autore: Marlon70,
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