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| Medito cogitabondo sulla Legge Antifumo, che più esattamente bisognerebbe chiamare Legge a Tutela della Salute dei Non Fumatori, quand’ecco – ohibò! – m’imbatto in un saliente trafiletto intitolato “Fumo passivo: l’uso di dati scientifici”. (Appare a pag. 35 della rivista “La voce del tabaccaio”). Leggo che ti leggo, guarda un po’ cosa ho scoperto:
1. Il ricercatore australiano Raymond Johnstone ha compiuto uno studio (incidenza di morte per cancro al polmone) condotto su vedove non fumatrici:
vedove (non fumatrici) di non fumatori: 6 casi su 100.000 vedove (non fumatrici) di fumatori: 8 casi su 100.000. (cioè 2 casi in più: un rapporto di 1 a 50.000 !)
Commento dello stesso ricercatore: “ ...il massimo che si può dire sul presunto collegamento tra fumo passivo e cancro è che (...) è talmente irrilevante che è difficile da misurare...”.
2. Il tossicologo svedese Robert Nilsson, conclusa una ricerca analoga, inerente l’incidenza annuale di cancro compiuta su una popolazione di 100.000 persone, è giunto ai seguenti risultati:
177 casi: fattori sconosciuti Sarà possibile fare una Legge a Tutela della Conoscenza dei Fattori Sconosciuti, obbligando questi ultimi a palesarsi? 135 casi: regime alimentare E allora non ci vorrebbe una bella Legge a Tutela della Salute dei Non Mangiatori di Grassi Polinsaturi Idrogenati, Hamburger Psichedelici, Merendine Fosforescenti, Conservanti Transuranici? 68 casi: fumo Si noti: la META’ quasi esatta del punto precedente! 45 casi: altri fattori legati allo stile di vita Che sia colpa degli stilisti? 023 casi: esposizione solare Anche qui sarebbe utile una normativa: la Legge Anti-U.V.A, con lampade solari e raggi ultravioletti relegati in spazi appositi e angusti (inferiori alla metà del locale), debitamente regolamentati con porte piombate, filtri antiradiazioni e docce di crema solare, affinché chiunque (anche uno come me, che non si abbronza mai) abbia il diritto di accedere a pubblici esercizi quali i centri di estetica, senza mettere in grave pericolo la propria salute (pericolo ben DIECI volte maggiore di quello esposto qui di seguito). 002 casi: fumo PASSIVO NB: 2 (dicasi DUE) su 100.000 E a questo punto mi viene un attacco di bile: ma come!? Tanto bailamme per evitare ai non fumatori il letale contatto col fumo passivo e nessuna legge Anti-Miasmi-Alimentari? Bisognerebbe essere coerenti e regolamentare di conseguenza e con la massima urgenza: 1. gli effluvi fuoriuscenti da tanti presunti “locali di ristorazione”;2. la vendita del “Pesce Fritto Del Venerdì”;3. la produzione di “Frittelle Della Sagra Di Paese”;4. lo spaccio di sostanze sospette in lavorazione presso i vari “Maghi Dello Spiedo”.Qualcuno è in grado di spiegarmi perché è vietato bruciare tabacco ed è invece consentito cuocere le su-esposte “vivande” in olio di provenienza incerta, presumibilmente di semi, sicuramente prebellico e mai cambiato dalla fine del conflitto, di colo...Read the whole post...
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