Accademia del Fumo Lento - Il Forum per i Golosi del Tabacco -  Sigari, Pipa, Snuff, Snus & Co.





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B_NORM    
view post Posted on 4/3/2015, 09:22 by: l4z4rus     +1   -1Reply
Esiste un mondo che si cela tra le pieghe della realtá, un mondo - che dico? - un universo nascosto ai piú, celato da stolide immagini di salute che si avvicendano e sovrappongono, affastellandosi l'una sull'altra, ma che si palesa in tutta la sua grottesca coerenza giusto al secondo litro di birra. Non appena le porte della percezione si spalancano, pungolate dall'alterazione, e il favorevole stato di coscienza si fa padrone di noi, ecco che tutte le costruzioni di senso, le sovrastrutture morali e sociali, il principio di non contraddizione, la logica e simili amenitá si sollevano sospinte dal vento della libertá, come gli scheletri delle foglie in un bosco che brucia, e solo i fusti anneriti restano al loro posto - al contempo cadaveri, monumenti e punti di riferimento: ecco che - meraviglia delle meraviglie - al di sotto del velo scorgiamo le nude forme della realtá, libere e scevre degli inutili orpelli che le appesantiscono. D'un tratto, non esistono piú sigarette, sigari o pipe, ma solo tabacco - il nome é suono e fumo; né contano i nomi delle strade, esistono solamente vecchie vie note, seguendo le quali non ci si perde, e nuovi percorsi, che affascinano e ammaliano con le loro lusinghe; non esistono piú giovani, vecchi, ragazzine, ragazze, donne, ragazzini, ragazzi, uomini, ma solo quelli che sono con noi e possono capire, quelli che non sono con noi e non capiscono - né ci interessano. Allora, nel vagare, non conta piú la definizione di reale: quando il mondo si squaderna di fronte ai nostri occhi, nella sua indecifrabile, complicatissima semplicitá, l'alcool, nocchiero della nostra navigazione, ci conduce simile a una guida da una meraviglia all'altra, da una risata all'altra, financo da un pianto all'altro. Anche il tempo, tiranno dei nostri giorni, scandito dagli impegni - piú o meno borghesi - che i pigri considerano irrinunciabili, si piega, stroncato dalla nostra stessa volontá: ogni birra calata, ogni nuovo bicchiere riempito e svuotato é una martellata all'orologio. Fino a quando, svuotate innumerevoli bottiglie, il vagare cessa: allora, l'amico piú fidato é un albero, una panchina o una piazza: mentre il popolino ignaro continua a muoversi affacendato con una meta, noi decidiamo di fermarci. Basta. Pausa. Con gli occhi aperti sulle meraviglie del mondo, non serve neppure piú camminare: é sufficiente l'asfalto, il tabacco che brucia e un amico a fianco. E che il piccolo mondo continui pure a scorrere: noi siamo fermi per quanto ci muoviamo agilmente nel vasto universo.

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Autore: l4z4rus,
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Comments: 20 | Views: 367Last Post by: l4z4rus (10/3/2015, 17:31)
 

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view post Posted on 13/5/2011, 22:37 by: nolby     +1   -1Reply
Sull'onda della discussione generale sui cocktail apro questo topic per parlare di quello che è "IL" cocktail.

Indeciso se parlarne in abbinamenti o in off-topic avevo pensato inizialmente di aprirlo tra gli abbinamenti perchè il martini è un eccelte compagno di ogni sigaro, dal più dolce e leggero cubano al più rude e possente dei toscani; mi risulta impossibile dire un nome di un sigaro, tra i pochi tipi che ho fumato finora, che non gradirei come accompagnamento di un martini.
Alla fine, in corso d'opera, ho pensato di usare questo argomento per scrivere il mio primo articolo nel blog di AdFL.

Posto la mia ricetta, i miei ingredienti, le mie varianti, i miei riti e vi invito a fare altrettanto.

Tutto comincia con la scelta degli ingredienti.
Non sono un esperto nè di gin nè di vermouth per cui ne ho scelti due commerciali e poco ricercati. Si trovano tranqillamente al supermercato:

Il Bombay sapphire come gin; l'alternativa più diffusa è il Tanqueray, che non ho mai provato (un giorno farò un confronto), mentre evito il diffusissimo Gordon's che, a mio avviso, poco si adatta a questo cocktail.
Il Bombay ha la caratteristica di essere molto aromatico, crea uno sfondo di sensazioni speziate che fa un pò da tela e da cornice ai sapori erbacei e floreali del vermouth.

Come secondo ingrediente il Martini extra dry... scelto non con consapevolezza ma perchè, altrimenti, non saprei dove andare a buttare la testa per sceglierne un'altro.

Per la preparazione vera e propria utilizzo uno shaker metallico che riempio, assieme al classico bicchiera a "Y", di ghiaccio preso dalla parte più bassa del freezer (la più fredda). Agito lo shaker per raffreddare tutto il metallo uniformemente e, con il colino, faccio gocciolare fuori l'acqua creata dal ghiaccio sciolto.

Aggiungo poi il Martini Dry e il Bombay in proporzioni di 1/4 misurate col colino, aggiungo, a occhio, ancora un pò di gin; giusto perchè creare seguendo degli standard matematici inequivocabili non è bello, ci vuole qualcosa di impreciso e non quantificabile... il martini è un dipinto a pennello, non un disegno tecnico fatto con la squadra e il compasso.

Mescolo il tutto delicatamente, molto delicatamente, con un cucchiaio lungo per 15-20 secondi.

Svuoto il bicchiere, lo agito un pò per far cadere le gocce, prendo il colino e ci verso il cocktail.

Prima della guarnizione lo annuso, quasi a pregustarlo, anche se la preparazione non è ancora finita.

Scorza di limone, schiacciata sopra al bicchiere e, a volte, strofinata contro il perimetro, se ne sentirà la presenza quando ci appoggiamo le labbra. L'oliva non la metto quasi mai, anche perchè quelle fresche non le ho a disposizione. Quando ho quelle nei vasetti e mi va ne lavo una e la lascio a mollo nella vodka per un po prima di preparare il cocktail.


Il martini è un attimo di piacere per me raro, raririss...

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Autore: Nolby,
Abbinamenti,
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Comments: 13 | Views: 605Last Post by: alfonsoudine (3/6/2011, 14:02)
 

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view post Posted on 3/3/2010, 21:32 by: viktorjey     +1   +1   -1Reply
CUBANI AFFIDABILI E ABBINAMENTI


Nonostante i tentativi dei produttori di cubani di farci divenire tutti dei fumatori di toscano e/o di pipa , o comunque di altre produzioni extra-cubane , esistono ancora degli esemplari nel vitolario che si ergono unici e soli oramai a difesa di un tempo e di un gusto che sta pian piano scomparendo , scemando verso il nulla .
Resistono , paladini di un tempo passato che io spero ritorni il prima possibile .

piccole note chiarificatrici .
Ho indagato nel vitolario classico quindi ho escluso edizioni limitate e regionali .
essendo differente nei vari paesi la diffusioni degli extra-cubani non ho indagato in quel settore .
Riguardo ai distillati , gli abbinamenti della mia ricerca sono solo un esempio , estremamente personale , dunque sono pochi, facilmente reperibili un po' ovunque e ormai piu' o meno conosciuti ed accettati, almeno nelle note di massima che considero per ognuno .
Riguardo agli abbinamenti , seguo in linea di massima il principio dell’affinità , ossia muovermi lungo i sapori/aromi dominanti dell’uno (il sigaro) comuni all’altro (il distillato) , senza per altro precludere un cammino diverso ossia accostare idee e sapori che in comune hanno poco e niente lasciando correre la fantasia in piena libertà alla ricerca di un gusto e di un piacere che è e sarà sempre assolutamente personale .
Questo è il motivo per il quale segnalo distillati conosciuti ai piu’ ed illustro un’idea degustativa semplice , poichè ognuno è libero nella ricerca e padrone del proprio gusto delle proprie scelte .


H.Upmann

Sir Winston -Churchill (julieta 2): 47 x 17.80 / 6.9 - eleganza mai sofisticata rotondo - a crudo note di pepe e terra , una volta acceso terra umida cuoio , sentori di animale spezie ed un vago mielato - fumo denso e ricco, magnificamente opulento al naso i profumi diffusi nell’ambiente .

Magnum 46-Corona Gorda : 46 x 14.30 / 5.6 - sigaro per ogni tempo - le note legnose si accompagnano a spezie ed al torrefatto .un dolce di miele e cioccolato al latte – rotondo e preciso nell'evoluzione .

Connaisseur n°1-Robusto- 48x12.70 / 5.0 -rotondità e forza gentile - sentori di legno e terra bagnata si evolvono nel torrefatto nelle spezie nel pan bruciato .

Partagas

Lusitania-Double Corona-49x19.40 / 7.6 - rotondo e pieno , forte mai aggressivo - bella la complessità aromatica di miele e spezie ,cuoio cacao , legno nobili e pepe . il torrefatto nell'evoluzione si precisa in cacao e caffè , l'animale sempre più nel cuoio.

Saint Luis Rey

Serie A-Corona Gorda-46x14.30 / 5.6 - forte e gentile - rotondo dolce tra legno miele e cacao, un'armonia aromatica che si rincorre per tutta la fumata . senza tralasciare la forza che sonnacchiosa è sempre presente senza passare il confine .

Ramon Allones

Specially selected-Robusto-50x12.40 / 4.8 - complessa armonia - legno caffè spezie , generoso e potente...

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Autore : viktorjey,
Abbinamenti,
Consigli,
Sigari
Comments: 8 | Views: 410Last Post by: cicofalz (8/3/2010, 22:15)
 


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view post Posted on 13/1/2010, 19:06 by: J.Cook     +1   -1Reply
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Polenta bollente e toscano, per scacciare via l'inverno.
Il toscano, in virtù della sua rusticità, si sposa molto bene con le innumerevoli delizie culinarie regionali, soprattutto quelle semplici, e dunque le più buone ^_^
A seconda della regione, o provincia di appartenenza ognuno è "costretto" a slapparsi le leccornie della propria terra.
A me tocca la polenta taragna, metà farina di granturco, metà farina di saraceno, con acrobatiche aggiunte di formaggi e burro colante.
Bollente. Appena estratta dal paiolo in rame, fumante e con un leggero retrogusto di bruciacchiato.
Ingozzatevi, sentite il fuoco nello stomaco.
Un calice di vino.
Ora accendetevi un toscano .
Ma dove lo vedete ,voi, l'inverno ???

Edited by J.Cook - 14/1/2010, 07:44

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Autore: J.Cook,
Abbinamenti,
Sigaro Toscano
Comments: 19 | Views: 652Last Post by: Metalinox (16/1/2010, 02:09)
 

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view post Posted on 18/11/2009, 05:01 by: montecristonumerodue     +1   -1Reply


A shotglass is a glass used to "do a shot," that is, a glass used to drink an amount of a strong alcoholic beverage, preferably straight, in one quick motion.
- Mark (collezionista di shotglass)


A shot of Bourbon, anzi mezzo.
racconto semiserio di Montecristonumerodue, fumatore non annoiato

Non sono un gran bevitore e tanto meno un intenditore. Viste le mie origini una buona grappa non può mai mancare nella mia modesta selezione di bottiglie, ma in passato, quando mi fumavo un sigaro e più recentemente se mi accendevo la pipa, non bevevo nulla se non a volte una tazza di buon caffè americano o, massimo della libidine, un bicchiere di Amaretto di Saronno, Sambuca o porto. Da questo punto di vista sono sempre stato abbastanza abitudinario e gli alcolici forti, quelli che gradisco, li bevevo da soli ed al massimo li potevo accompagnare con una sigaretta. Mi piace sentire il sapore del tabacco che fumo e purtroppo, forse per via della mia non abitudine, l’alcool agiva da anestetico su lingua e gengive :) tanto che le poche volte che decidevo di accompagnare una fumata con qualcosa di più “virile” mi trovavo a procedere a piccoli sorsi, quasi per limitarne gli effetti. Questo fino a qualche tempo fa.
Come ho scritto all’inizio, non sono un gran bevitore ma soprattutto non sono un intenditore. Da questo punto di vista ho parecchi difetti, ma uno in particolare mi crea problemi pratici: a distanza di giorni non mi ricordo il nome di quello che bevo. Avendo amici che gradiscono lo scotch whisky ho potuto provarne molti ma purtroppo, anche se volessi, non potrei ordinarne uno per conto mio. L’unica eccezione è costituita dal Lagavulin, ma quello come si fa a scordarlo? C’è poi un altro problema: solitamente le mie preferenze sono opposte a quelle di chi veramente se ne intende. Preferisco il brandy al cognac. Mi piace la Heineken mentre la Guinness la conservo solo per gli ospiti. Preferisco il bourbon allo schotch. Questo rispecchia forse anche i miei gusti in fatto di tabacco, visto che con gli anni ho imparato a gradire di più i sigari dominicani che quelli cubani e il virginia poco pressato alle miscele inglesi (per non parlare della pipa in pannocchia rispetto alla radica :littleangel.gif:). Insomma, qualcosa è andato storto con le mie papille gustative visto che, bene che mi vada, sono per i succedanei più che per i non-plus-ultra. Certamente sono fortunato, perché sebbene questa mia preferenza non risulti sempre vantaggiosa dal punto di vista economico, è sicur...

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Autore: Montecristonumerodue,
Abbinamenti,
Bourbon
Comments: 10 | Views: 495Last Post by: Griso62 (19/11/2009, 10:32)
 

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view post Posted on 13/6/2009, 10:12 by: nonno merin     +1   -1Reply
Spero di non aver sbagliato ad aprire la discussione in questa sede. In caso chedo scusa ai mod che potranno chiudere/spostare la discussione.

Questo vuole essere un piccolo resoconto di quello che è stata la mia serata di ieri sera.
Occasione: Incontro organizzato da Giuseppe Fiorica presso la Cantina di Giorgio Colutta (produttore di vino) con la collaborazione della Dentesano (azienda produttrice di salumi), di Zippo Italia e di, ovviamente, Manifatture Toscano nella figura dell'enogastronomo Fabrizio Franchi.

Data. 12 giugno 2009

La serata è stata come al solito un piacere. Dopo l'incontro dello scorso anno presso le Cantine Bidoli, anche quest'anno l'occasione è stata favorevole alla degustazione di eccellenti prodotti, enologici, gastronomici e fumerecci.

Non starò, per non tediare, a riferire di tutte quelle piccole parti della serata in cui abbiamo visitato le cantine, ascoltato e parlato col Dott. Colutta, con Fabrizio Franchi, con Giuseppe Fiorica. Ci sono state belle discussioni fra noi appassionati, ci sono stati tanti bei momenti e tutti hanno contribuito alla piena riuscita della serata. Vorrei solo mostrarvi le quattro occasioni di abbinamento sperimentate ieri sera. Due gastronomiche e due toscanofile.
Le elencherò (coadiuvate da qualche foto) in ordine, così come le abbiamo effettuate.


L'abbinamento d'apertura, chiamato aperitivo: Sigaro Soldati con Moscato Passito Chambave della Valle d'Aosta.
Impressioni: Il vino era spettacolare, difficilmente ho bevuto un vino passito così buono. Un paragone lo posso fare con il Passito di Pantelleria o delle isole Lipari. Difficile mi sarebbe scegliere, per cui non lo farò. Sono vini eccezionali (almeno quelli che, per vie traverse, sono riuscito ad assaggiare) e sono vini che non ci si dovrebbe far mai mancare.
Il moscato di ieri sera ben si sposava con la leggerezza e dolcezza del Soldati. Sebbene ritenga il Soldati un sigaro troppo leggero per i miei gusti ho dovuto nettamente ricredermi e posso certamente dargli una "raison d'etre" proprio in quelle situazioni in cui (un aperitivo, appunto) non ci si voglia appesantire con sigari più gustosi ed importanti ma, in certe occasioni, troppo sazianti.

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Dopoo la visita alla cantina, abbiamo potuto "riempire la panza" con dei deliziosi salumi della Dentesano (apro parentesi: chi volesse provare dei Wurstel fatti in Italia ma deliziosi come quelli austriaci/tedeschi provi i loro). Se il salame era buono, il prosciutto cotto in crosta di pane e tagliato a mano ancora caldo raggiunge livelli di bontà assoluti. A dispetto della "povertà" del piatto è di una delicatezza ma contemporaneamente di un gusto assolutamente non prevedibili. Non mi vergogno a dire di a...

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Autore: nonno merin,
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Sigaro Toscano
Comments: 7 | Views: 419Last Post by: Cantinasociale (14/6/2009, 17:20)
 

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