|
| Con l’occasione della realizzazione della Pipa AdFL 2011, abbiamo il piacere di ospitare, seppure virtualmente, Alessandro Grandolfo, artefice e costruttore delle pipe Mastro Grandolfo. Alessandro è un giovane artigiano pugliese, che vanta uno stile del tutto personale nella professione di pipemaker: coniugare il recupero di tecniche e di manualità davvero artigianali, vecchio stile diremmo, con caratteristiche più moderne quali la scrupolosa attenzione per i materiali e l’impegno per realizzare forme personali libere dagli schemi spesso imposti dalle lavorazioni standardizzate.
Alessandro, qual è stato il percorso che ti ha portato a conoscere ed amare le pipe fino a farne una professione?
Io sono cresciuto e ho studiato a Bari, ma tre volte l’anno, in occasione della Pasqua, dei 4 mesi estivi e del Natale, passavo tutto il tempo con i nonni materni, nel Salento, con mia grande gioia. Il mio incontro con la pipa e’ avvenuto molto presto all’età di 6 anni, visto che mio nonno materno, Cosimo, costruiva pipe sin dagli anni ‘50. Lui aveva una tabaccheria nella piazza del paese, erano gli anni della Grande Ricostruzione del dopoguerra. All’epoca le tabaccherie vendevano sigarette sfuse, uno, due, cinque pezzi e i pagamenti, vista la povertà diffusa, erano sempre posticipati. Egli ebbe, quindi, l’idea di integrare la sua attività con una piccola produzione di pipe fatte a mano e di accendini ricavati dai bossoli dei proiettili che all’epoca era fin troppo facile trovare in giro. Da quanto mi raccontava l’iniziativa ebbe un discreto successo, anche se al livello locale. Il suo laboratorio andò avanti fino alla sua morte, a metà degli anni ‘80. Il mio primo ingresso in quel piccolo, magico posto risale all’estate del 1975. Fui folgorato. Non so come spiegarlo, ma mi sembrava di essere nel laboratorio di Mago Merlino. Per me era gioco ed avventura. Imparai ben presto a rifinire una pipa e non molto a crearla dal ciocco di radica o di ulivo. Con l’esercizio e col tempo perfezionai le tecniche e ne appresi di nuove... ero una spugna. Fin quando, come ho anticipato, il nonno morì... e con lui il laboratorio. Io avevo 15 anni. La perdita del nonno fu anche la fine della mia avventura, così mi concentrai sugli studi e approfondii l’altro interesse nato due anni prima, nell’82, con l’arrivo in casa di un commodore Vic-20. L’informatica. Di quest’ultima ne feci la mia professione. La pipa ho cominciato a fumarla all’età di diciotto anni, e non c’è stata mai fumata che non mi abbia riportato alla mente quel piccolo e magico laboratorio. Nel 2007 decisi di cedere alla mia passione, e misi su un laboratorio tutto mio con la ferma intenzione di perpetuare l'eredità del nonno. All’inizio tutto è stato difficile, considerato che da Lecce, bellissima città dove vivo, il resto dell’Italia è lontano... molto lontano. Trovare i fornitori e gli attrezzi di lavoro giusti mi ha impegnato moltissimo, avevo il sostegno morale di soli due am...Read the whole post...
- Tags:
- Autore: Mastro Grandolfo,
- Autore: Lev Thermen,
- interviste,
- Pipa AdFL
|
|