Accademia del Fumo Lento - Il Forum per i Golosi del Tabacco -  Sigari, Pipa, Snuff, Snus & Co.





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view post Posted on 12/6/2022, 23:59 by: Gian5454     +2   +1   -1Reply
fumo. pipa nuova, Bonfiglioli (BO) gigante, radica greca estirpata da qualche semidio.

fumo, e nella nebbia i pensieri schiariscono.

mi viene voglia di scrivere a Virginia, e dirle che il mio amore per lei ha una dimensione nuova, e un valore superiore alla mia vita. rimane un pensiero che esala, e spero raggiunga i cerchi astrali, e il suo angelo custode, perché con lei mi sono imposto il silenzio dell'umiliato.

quando ami, ogni tuo gesto è per l'altro, e anche respirare è un dono offerto. queste cose le dico alla pipa, è bene sappia subito a chi appartiene, e a chi entrambi apparteniamo. a un sentimento trascurato quanto perfetto.

intanto tutto il suo corpo è uniformemente in temperatura, si risveglia al calore dopo i maltrattamenti amorevoli di chi sradicò tagliò bagnò scorticò e fresò e lucidò.
dalle mani enormi e sapienti di Bonfiglioli, alla mia piccola mano, imbarazzata e riverente.

certo che è come pregare, gli indiani nativi ben lo sapevano. le cose buone ci lasciano, per andare lontano a cercare chi amiamo. che parlino loro, per noi, quando parola umana non basta.

Edited by Gian5454 - 13/6/2022, 02:11

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Comments: 8 | Views: 388Last Post by: Ramfred (23/8/2022, 16:54)
 

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view post Posted on 11/9/2020, 19:33 by: l‚ eccentrico     +1   +1   -1Reply
Purtroppo è venuto a mancare il signor Enea Buzzi ,il padre della Brebbia ,marchio storico italiano , che non ha bisogno di presentazioni.

Rip

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Comments: 2 | Views: 178Last Post by: Fabio Pirry611 (13/9/2020, 16:15)
 

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Nina.
view post Posted on 26/5/2019, 21:15 by: Lady M     +1   +1   -1Reply
Ruggenti furono quegli anni, spensieratezza e divertimento, nessun cruccio per una mente libera, per chi non aveva nulla da perdere: frequentare gli speakeasy era la prassi, dimenticare il proibizionismo e la grande depressione un dovere! Quale interesse si poteva avere in una vita normale? Nessuno.
A Nina non interessavano i grandi discorsi di Hoover o di quell’uomo che tanto la amava, le piaceva solo ballare. A notte fonda usciva da casa per recarsi nei più squallidi blind tiger, il ritmo sincopato del jazz l’attirava tanto quanto quel liquoraccio da contrabbando, che sorseggiava tra una boccata e l’altra di quel suo sigaro sottile. Adorava eccedere dalla Kohl che utilizzava per contornare i piccoli occhi allo sfarzo delle sue vesti: non vi erano mai abbastanza piume o frange! Le piaceva attirare l’attenzione degli uomini ballando charleston, scuotendo i suoi corti ricci, e facendo sollevare la gonna ben oltre la fine delle calze.
A ritmo dei saxofoni si accendeva e si spegneva, lo swing la faceva volare in alto, ma il blues la riportava a terra. I suoi momenti preferiti erano proprio questi: quando le note più dolci la portavano ad avere “blues devils”. Il suo sguardo diventava riflessivo, ordinava il suo drink con “the cat says meow”, muovendo appena quelle sue labbra scure, la sua snella figura si allontanava dalla pista da ballo e le frange si fermavano. Si sedeva al solito tavolo, lì dove c’era quell’uomo che la amava, e si perdeva nei suoi pensieri. Nina stringeva tra le dita il suo sottile panatela a ogni boccata lasciava che il fumo invadesse tutta la sua bocca, fino a penetrarle nei pensieri più reconditi della sua anima, il mondo si fermava in quell’istante, quando il tabacco iniziava ad ardere. Ascoltava in silenzio le blue notes ruotando il suo sigaro quasi a seguire il ritmo e lasciava che il tabacco le raccontasse una storia, crepitando tra le sue dita. La serata finiva all’ultimo sorso di hooch, quando con gli occhi teneri si rifugiava fra le braccia dell’uomo che lei tanto amava.

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Autore: Lady M,
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Comments: 16 | Views: 275Last Post by: Lady M (27/5/2019, 18:51)
 

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view post Posted on 24/1/2017, 16:57 by: maestrodomenico66     +1   +1   -1Reply
Ho sempre ammirato Clint Eastwood, come uomo, come attore e poi regista. I suoi personaggi colmi di silenzi che si esprimono attraverso gli atteggiamenti del corpo, la sua maschera indecifrabile, il suo sorriso dissimulato, le sue parole ridotte all'osso.
Essenzialità, questa è la definizione che mi richiama Clint ed in fondo ognuno di noi può definirsi uomo solo quando in ciò che lo circonda riesce, per usare una metafora "fumosa" ad aprire la scatola, togliere il cellophane, toccare con mano, cogliere l'essenza.
Sono un libertario, rifuggo dalle invidie di classe sociale e ammiro incondizionatamente il benessere ottenuto tramite la capacità e il merito; altrettanto ritengo che sia più utile una umile guardia giurata che fa bene il suo lavoro dei disastri causati da un ingegnere incompetente.
Detto ciò, compulsando sul blog come d'abitudine, giorni fa mi sono imbattuto in una foto; ritraeva un accendino in varie inquadrature. Era in oro massiccio, un vero e proprio monolite, un lingotto degno del deposito di Zio Paperone.
Qualcuno dirà: eccolo là adesso parte col pippone che per comprarlo ci vorrebbero minimo un paio dei suoi stipendi, che di questi tempi è uno schiaffo alla miseria eccetera.
Nulla di tutto ciò, la mia riflessione è un'altra.
Troppe volte siamo distratti dal contorno, ci manca la sicurezza in noi stessi: un po' come quei tipi che ricoprendosi di tatuaggi pensano, esibendoli, di incutere timore. Non sanno che, nel pericolo, è meglio non mostrarsi, serve solo stringere le chiappe e cercarsi una copertura.
Ho visto gente fumare (nel caso tenere in mano) un Toscano atteggiandosi come per dirti: ,"senti come puzza? roba da duri eh? ". Non sanno che, nel pericolo, un sigaro non spaventa nessuno è più utile in casi estremi sapere di poter contare su un'arma.
Per me l'essenza è un'altra, sta nell'immagine di Clint che ho visto nell'avatar di un utente del forum. La sua faccia impenetrabile, i suoi occhi come due fessure, il sigaro nell'angolo della bocca. Brutto, sporco, e cattivo.

Di sicuro non aveva acceso con un Dupont d'oro massiccio.



D.

clint_eastwood_0

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Autore: Mimmogpg,
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Comments: 0 | Views: 180Last Post by: maestrodomenico66 (24/1/2017, 16:57)
 

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view post Posted on 24/1/2017, 00:27 by: maestrodomenico66     +1   +1   -1Reply
Il punto di corda è il punto più vicino tra la distanza percorsa e il raggio della corda, il punto in cui chi guida smette di frenare e rallentare ed incomincia ad accelerare.
Affrontare la vita tagliando le curve, un'immagine che mi si addice. Sfiorare il guard rail con lo specchietto per poi dare gas al momento giusto, senza essere contratto controllando i movimenti miei e dell'auto con naturalezza, aiutato nella concentrazione dal mio Antico tra le labbra è il massimo.
Chi, come me, passa gran parte della notte (talvolta anche qualche ora del giorno) alla guida sa che le curve sono la bellezza della strada: se non ci fossero andrebbero inventate, un po' come le donne in fondo anche lì si tratta di curve.
Pensate che tristezza e che noia se le strade sarebbero tutte fatte di rettilinei; sarebbero tutti bravi (tranne casi effettivamente irrecuperabili).
Mi capita, talvolta, di leggere discussioni in cui ci si lamenta della fumabilità del nostro amato Antico. Premetto che rispetto e difendo per principio le opinioni di tutti, solo mi permetto un umile consiglio.
Provate a immaginare a fumare il vostro Antico come se foste alla guida in una strada di collina, piena di curve e tornanti, in fondo non a caso si chiama stortignaccolo. Nel momento in cui la fumata diventa più ardua non agitatevi, mantenete la giusta concentrazione aspettate il punto di corda e...tirate.
È solo un consiglio, forse inutile, ma è come avere una moneta da 50 cent.in tasca, prima o poi serve sempre.

D.

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Autore: Mimmogpg,
Atmosfere,
Consigli,
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Comments: 0 | Views: 62Last Post by: maestrodomenico66 (24/1/2017, 00:27)
 

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view post Posted on 23/1/2017, 18:38 by: maestrodomenico66     +1   +1   -1Reply
Camminava a passo svelto in quella fredda sera, quando l'odore inconfondibile del Toscano attirò, come sempre, la sua attenzione.
Era lì, appoggiato fuori la porta di quel ristorante: tra le dita aveva il sigaro, ma nello stesso tempo armeggiava sull'immancabile smartphone. Rallentò il passo e si fermò poco distante ad osservarlo. L'odore del Toscano, di solito, gli provocava l'immediata voglia di accendersene uno; il tizio però doveva aver fatto "il bagno" nel profumo ed il risultato era un mix nauseabondo. Rinunciò a fumare. Gli era capitato talvolta, incrociando o meglio, fiutando, un toscanofilo come lui, di condividere una fumata e qualche chiacchiera. Non era quello il caso, il tipo aveva lo sguardo incollato allo schermo e la mano libera, quella col sigaro, era tenuta alta, distante da sé come se il fumo lo disturbasse. Era una di quelle persone che si definiscono "curate" : oltre al già citato profumo la sua era una eleganza ostentata nei dettagli dell'orologio, enorme e luccicante, della sneaker indossata con il completo, del foulard variopinto intorno al collo; un perfetto Dandy moderno insomma.
Il Toscano, si sa, è come l'amore per una bella donna, se non gli dai attenzione e cura costante si spegne. Il dandy infatti dava rare e distratte tirate e, immancabilmente, il trascurato sigaro si spense​; non essendone reso conto porto distrattamente il sigaro alla bocca e aspirò. Ebbe una smorfia di disgusto e, strizzando il Toscano tra indice e pollice lo fece volar via, come fosse una misera sigaretta...Il mio sguardo seguì la triste parabola in aria fino alla caduta.
Aspettai che il dandy fosse rientrato, portandosi dietro la scia di profumo, allungai la mano in tasca e mi accesi un mezzo Antico,

alla Clint Eastwood.


D.

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Autore: Mimmogpg,
Pensieri,
Sigaro Toscano
Comments: 7 | Views: 108Last Post by: Sir Edward (23/1/2017, 23:03)
 

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view post Posted on 20/11/2016, 23:23 by: antondp     +1   -1Reply
Amico mio,

Mi dici che hai finalmente fatto il passo, hai finalmente acquistato una pipa. Ti ricordo circondato da ceneriere stracolme di cicche di bionde, e ,se penso che possiedi una pipa anche tu, non avercela a male......scusami, sto ridendo, tu che mi hai sempre dileggiato quando vedevi scaricare sul tavolino tutto il mio armamentario.
Dunque adesso tu mi chiedi indicazioni, suggerimenti. Mi vedi come un maestro; non lo sono. Fumo la pipa da molti anni, tutto qui. Posso solo dirti che hai preso la giusta decisione, e che ,col tempo, ti piacera', e di, certo,non rimpiangerai le bionde che hai lasciato.
Adesso che la stringi tra le mani, rilassati, pensa a quanto è bella, alla sensazione che trasmette il legno mentre accarezzi il fornello, a quando deciderai di scollare l'adesivo della busta di tabacco.
A proposito, che tabacco hai scelto per il battesimo? Spero non un tabacco forte, speziato. Non che non mi piacciano, ma non sono molto adatti a chi comincia, magari piu' in la'.
Il tabaccaio,spesso, consiglia, cio' che ha nella rivendita. Non fidarti, a meno che non fumi la pipa anche lui.

Allora, l'hai aperta la busta? Senti tutta la fragranza che si sprigiona? Buono, eh?
Mettiti comodo, riempi a pizzichini il fornello, pigia senza timore. Magari , per le prime fumate, non riempire fino all'orlo, oppure si, ma tieni il tabacco piu' sciolto.
Che fa, si spegne? Non farne un dramma, mi raccomando. Riaccendi, magari è un po' umido. Tieni la busta aperta per un po'. E non dimenticare di usare il pigino per livellare il tabacco che sulla brace si solleva.
Difficile? Dai, lo vedi tu stesso che è facile, basta aver un po' di pazienza. Presto , tutto cio', diventera' naturale.
Ora pian piano farai le tue prime esperienze, ti si spegnera', la pipa fara' qualche gorgoglio perché hai tirato come si fa con la sigaretta. Passa uno scovolino,e passa la paura.
Ti brucia un po' la lingua? Calma, basta farla riposare un po' dal fumo troppo caldo. Tira piano ,e vedrai che troverai il tuo ritmo. Ognuno scopre il suo.
Mi dirai che con le sigarette tutto cio' non esiste. Infatti, hai ragione, la sigaretta ti da'l'illusione di assaporare qualcosa che in una frazione di secondo va giu', ed in bocca non resta nulla,dunque è un gusto inesistente. Le persone confondono la forza del tabacco col gusto.

Amico mio, la tua pipa ti fara' compagnia, ti scaldera' un po' in una passeggiata invernale, ma soprattutto, ricorda, ti insegnera' ad essere attento a cio' che forse non hai notato mai. Avrai l'impressione, a momenti, che il tempo rallenti la sua corsa, che la tua mente si muova piu' agevolmente tra i pensieri. Insomma, goditela e, sii felice.

Tuo, sempre, Antonio.

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Autore: antondp,
Pensieri,
Percorso,
Pipa
Comments: 20 | Views: 394Last Post by: antondp (18/12/2016, 16:00)
 

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view post Posted on 30/4/2016, 22:33 by: antondp     +1   -1Reply
Caro Georges,

Hai sempre fumato gli stessi Dunhill, ma a Maigret destinavi il Gris.
Eri un cultore della pipa, ma Maigret svuotava, a fine fumata, la sua a colpi sotto il tacco della scarpa.
In tutti i tuoi romanzi, mai accenni ad una pulitina della pipa, la pipa la si accende e basta.
Sulla tua scrivania, amavi mettere in rassegna , ben allineate, svariate pipe, in barba alle teorie sull'opportunita' di farle riposare a testa in su od in giu'. Avevi pero' una rastrelliera dove tante erano a testa in su.
Insomma,mio caro, eri abbastanza in rotta con Maigret, al quale hai negato anche una scappatella. Tu, invece, sei passato alla storia anche come "tombeur de femme".
Hai convinto Gino Cervi, accanito fumatore di sigarette, a passare , per sempre, alla pipa. E questo è un bene.
Ma forse sarebbe stato piu' giusto che Maigret ti somigliasse di piu'. Avresti potuto insegnargli ad avere piu' rispetto per la pipa.

Edited by antondp - 5/5/2016, 23:13

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Autore: antondp,
Letteratura,
Pensieri
Comments: 20 | Views: 466Last Post by: antondp (5/5/2016, 13:28)
 

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view post Posted on 30/5/2015, 02:02 by: CICCALO     +1   -1Reply
Sebbene esista l'apposita sezione ne scrivo qua, nella speranza di trasmettere a qualcuno le sensazioni provate da chi non ha una vastissima esperienza nel campo ma che prova semplicemente a descriverle.
Chiedo sin da ora venia se lo scritto appare poco fluido e magari un poco scontato però stasera mi sento in vena di farlo nella speranza di non fare brutta figura.
Del fatto che impazzisco per il Cumberland di G.L. Pease - la cui composizione (manco a dirlo Americana) annovera oltre che ad uno strepitoso Kentucky invecchiato sembra parecchi anni, anche Virginia rossi e un Perique che esalta la nota dry - ne ho già parlato ultimamente in una qualche discussione credo su quattro chiacchiere con la pipa in bocca.
Trattasi peraltro di un tabacco che ho fumato in quantità di circa due tin sempre e solamente in radica, ora dolce (Castello, Ser Jacopo e Ardor) ora più duretta (Peterson's) ora trattata (Dunhill Charatan e Upshall).
E' di come si comporta questo tabacco in tali legni o essenze che voglio parlare in queste poche righe, sottolineando che quanto segue è frutto solamente di quanto il mio palato oramai allenato alla percezione anche e finalmente di qualche sfumatura, riesce a catturare e fissare nella mia mente e pertanto senza voler fare a tutti i costi una recensione, il tutto risulterà sempre e solamente un pensiero soggettivo.
E' una miscela con una nota leggermente affumicata nei suoi aromi, che suggerisce profumi di legna che brucia, ha un corpo e una spinta nicotinica decisa ma nel contempo gentile, che si lascia percepire ma non troppo facilmente.
Non posso dire che sia il tabacco più buono che abbia mai fumato (ammesso che si possano fare attribuzioni di questo tipo con un minimo di sensatezza), ma di certo raramente nella mia non certa lunga carriera di pipatore, ho fumato miscele con tale potenza e precisione evocativa.
Quanto sopra balza al mio palato in maniera anomala. Non è infatti la classica miscela che si comporta come tale, imprimendo cioè gusto e sensazioni classiche di un miscuglio di tabacchi armonizzati fra loro (mi viene in mente una EM).
Nella fattispecie i singoli componenti si alternano sue mie papille, ora il Kentucky, ora il Virginia, ora il classico piccantino che sancisce la presenza del Perique, in una danza non sempre ordinata ma ben scandita dall'alternarsi dei singoli ballerini senza che ognuno di loro venga a prevalere sugli altri (spero di rendere l'idea).

Questa sera però, forse complice uno stato d'animo più rilassato rispetto ad altri momenti (senza aver fatto yoga o training autogeni vari) ho voluto andare alla ricerca di altre sensazioni e non volendo variare il tema ho cambiato la traccia musicale ed il teatro, ovvero la pipa.
Quella adoperata é la Bog Oak by Moretti, la pipa ADFL 2015 che per forma dello shape e materiale non mi aveva entusiasmato da subito, tant'è che l'ho ritirata da poco e per puro caso da un accademico che non ...

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Autore: Dino.,
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Pipa,
Pipa AdFL,
Tabacchi da pipa
Comments: 16 | Views: 499Last Post by: CICCALO (1/6/2015, 08:57)
 

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view post Posted on 28/4/2015, 18:30 by: l4z4rus     +1   -1Reply
Fumare? Per me é sempre stata una boccata di libertá. Ancor prima che gusto, soddisfazione, rilassamento, appagamento, tranquillitá, il fumo di tabacco ha sempre significato libertá. Libertá da cosa? Libertá di fare, null'altro. In un mondo regolato da stolide sovrastrutture moralistiche - seppur mascherate da salutismo e cura di sé - il fumo é stato eretto ad exemplum di uno stile di vita peccaminoso e perverso, capro espiatorio sacrificato sull'altare del terrore postmoderno della morte: la lotta al fumo - con tutte le sue assurditá e supportata da studi quantitativi molto spesso perlomeno risibili - é sempre stata ai miei occhi solo la cifra della borghese incapacitá di confrontarsi con la caducitá dell'esistenza umana, di accettare il concetto stesso di morte. Che sia stato per reazione a questa weltanschauung, o perché irrimediabilmente corrotto dalla propaganda delle multinazionali, fors'anche per reazione ai divieti familiari, io non so, fatto sta che sono un fumatore, lo sono da anni e lo saró fino alla mia morte. Il fumo é libertá, dicevo. Libertá di fare. In che senso? Beh, fin da ragazzo, l'idea che una qualche attivitá mi fosse preclusa per qualsivoglia motivo mi ha sempre irritato! Il "vietato fumare" é senz'altro il primo divieto che ho letto: ho iniziato a fumare quando ho imparato a leggere. Non in senso letterale, s'intende, ma in senso ideologico: in un'ottica genealogica, nel divieto si radica il mio vizio del fumo. Per parecchio tempo, d'altro canto, ho fumato soprattutto per spregio ai divieti - a scuola, sul pullman, persino in ospedale. Che fumavo? Beh, da ragazzo fumavo sigarette! Che altro avrei dovuto fumare? Ora che fumo tabacco in ogni forma e frequento alcuni appassionati, mi capita talvolta di imbattermi in scritti o racconti di fumatori di sigari e pipa che dichiarano di non averne mai toccata una; altri dichiarano di aver caricato la prima pipa alle elementari; o, ancora, di aver conosciuto il sigaro il giorno della prima comunione, magari per festeggiare. Mah... Non so. Io mi sono cacciato in bocca la pipa per la prima volta alle superiori, ma per anni non ho tolto di tasca il pacchetto di sigarette. Al giorno d'oggi, aver fumato o fumare sigarette sembra quasi diventato un'onta... Per caritá, é indubbiamente un pessimo fumo (specialmente ora), ma ognuno sará pur libero di fumare ció che lo aggrada? D'altro canto, é meglio arrivare alla pipa o al sigaro passando per la sigaretta o passando per i "toscani" aromatizzati? Francamente, meglio le sigarette! Queste ultime, perlomeno, hanno un lieve sentore di tabacco. Un tempo, poi, fumare Marlboro, Nazionali o Gauloises era una scelta di gusto: American Blend, contro goût français e gusto italiano. Ora come ora, gli americani hanno vinto e non esiste varietá, ma un tempo, fumare sigarette poteva essere addirittura didattico.
Ma perché mi sto perdendo in chiacchiere? Questa mia dannata in...

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Autore: l4z4rus,
Diritti,
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Comments: 59 | Views: 1,122Last Post by: l4z4rus (21/6/2015, 10:04)
 

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