Accademia del Fumo Lento - Il Forum per i Golosi del Tabacco -  Sigari, Pipa, Snuff, Snus & Co.





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view post Posted on 17/11/2018, 16:30 by: fantesaverio     +1   -1Reply
Toscano Originale Selected del 2007, confezione humidor Kelermes da 30 pz.

Se volessimo analizzare il tiraggio e la combustione direi che parlano le foto, tre fiammiferi per l'accensione e l'argomento è chiuso.
Doverosamente, non posso astenermi dal raccontare le mie impressioni di fumata, pratica in cui non sono bravo e per la quale perdonerete le imprecisioni, anche se il proposito principale di questo post non è quello.
Ho sentito aromi di frutta secca con riflessi burrosi, su tutti nocciola e noce.
Legni stagionati con caratteristiche di finezza sorprendenti, sentore elegante e finissimo.
Le note di tostatura sono deliziose, un alone di affumicatura avvolge la fumata assieme ad un leggero pellame.
Modesti e piacevolissimi accenni piccanti di pepe nero solo nell'ultimo terzo.
Il palato rimane pulito e fresco, "pronto" ad accogliere a dovere di puff in puff l'intensità, la complessità e nitidezza degli aromi.
In soldoni una pietra miliare del sigaro italiano.
Se ricorda qualche prodotto attuale? La risposta è CTS.
Ad onor del vero, l'aspetto in cui il S. eccelle rispetto ai suddetti è l'equilibrio, il bilanciamento tra la intensità aromatica e la forza fisiologica del S., secondo me, raggiunge la perfezione.

Capisco che avere la fortuna di fumare un sigaro del genere sia raro perciò, proprio per questo motivo, considero la fumata odierna la mia "piccolissima" e personalissima commemorazione del Bicentenario del Toscano, niente a che vedere con la prosopopea di MST.
Vi dirò, Ill.mi Accademici che avete avuto la pazienda di leggere questa mia sciocchezza, che in queste due ore abbondanti di un insignificante sabato di novembre, le numerose veementi critiche e accuse a MST, in molti casi condivisibili, si sono ridotte ad un sussurrato mormorio... Il potere di un semplice e allo stesso tempo straordinario sigaro italiano fatto a mano, di kentucky curato a fuoco. :D

Ah, dimenticavo, le foto!

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Autore: fantesaverio,
Sigaro Toscano
Comments: 24 | Views: 718Last Post by: fantesaverio (18/11/2018, 16:58)
 

B_NORM    
view post Posted on 29/1/2018, 18:41 by: fantesaverio     +1   -1Reply
Da quando sono in Accademia ho mantenuto la chiusura di questo brano nella mia firma ma, nè qui nè in rete, prima di oggi avevo mai trovato il resto dello scritto. Ora lo riporto di seguito dopo averlo copiato di sana pianta dal volume "Sigari Toscano" perché, a mio avviso, nella nostra amata AdFL non poteva mancare.

Il profumo del sigaro Toscano.
Nell'alloggio che mia madre aveva affittato per la villeggiatura, così come nella nostra casa a Torino, la camera del prefessor Giuseppe Bargilli, mio nonno materno, diffondeva il delizioso e rassicurante aroma del Toscano. L'affetto profondo che mi legava al mio nonno, alla sua bontà e alla sua intelligenza, si identificavano magicamente con quell'aroma. E capitò che servendo io messa al parroco del Favàro, e passando poi con lui in sacrestia, per aiutarlo a ripiegare i paramenti, e seguendolo infine nell'attigua canonica dove la vecchia Gina aveva preparato il caffellatte anche per me, capitò insensibilmente attraversassi successivi, sfumati, voluttuosi olezzi, dal medioevale incenso al paesano caffellatte e al penetrante Toscano. Non mio nonno, ma il parroco del Favàro mi offrì, dopo una di quelle colazioni, il primo Toscano della mia vita.
[ ... ]
Mentirei però se raccontassi di avere adottato il Toscano, e soltanto il Toscano, dall'adolescenza fino ad oggi. La quasi assoluta innocenza del Toscano è stata una scoperta che ho fatto a poco a poco: credo che lasciai passare almeno venti anni prima di decidermi a rifiutare ogni altra fumareggia.
[ ... ]
Il Toscano è un bene che godiamo ci piace all'odore e al gusto, entrandone in contatto anche prim di accenderlo. Non esiste, tra nei e il Toscano, un'idea che si frappone: nessuna attesa di qualcosa che non conosciamo. Il naso e le gengive, le papille gustative e odorifere, finiscono anche loro, per trasmettere al sangue la nicotina, ma la trasmettono in un tempo infinitamente più prolungato, e in una quantità infinitamente minore. Senza contare che, malgrado questa lentezza, la forza del Toscano è tale da avvertirci quando arriva il momento che dobbiamo smettere di fumare. Se siamo uomini di buona volontà, il Toscano non ci tradisce mai. Il Toscano ci offre sempre, con la sua intima violenza, il migliore antidoto, la migliore difesa contro gli eccessi del fumo.

Mario Soldati.
Tratto da "Il profumo del sigaro Toscano" - Bologna 2010.

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Autore: fantesaverio,
Letteratura,
Sigaro Toscano
Comments: 11 | Views: 656Last Post by: il Monco (23/7/2018, 13:37)
 

B_NORM    
view post Posted on 23/1/2017, 18:38 by: maestrodomenico66     +1   +1   -1Reply
Camminava a passo svelto in quella fredda sera, quando l'odore inconfondibile del Toscano attirò, come sempre, la sua attenzione.
Era lì, appoggiato fuori la porta di quel ristorante: tra le dita aveva il sigaro, ma nello stesso tempo armeggiava sull'immancabile smartphone. Rallentò il passo e si fermò poco distante ad osservarlo. L'odore del Toscano, di solito, gli provocava l'immediata voglia di accendersene uno; il tizio però doveva aver fatto "il bagno" nel profumo ed il risultato era un mix nauseabondo. Rinunciò a fumare. Gli era capitato talvolta, incrociando o meglio, fiutando, un toscanofilo come lui, di condividere una fumata e qualche chiacchiera. Non era quello il caso, il tipo aveva lo sguardo incollato allo schermo e la mano libera, quella col sigaro, era tenuta alta, distante da sé come se il fumo lo disturbasse. Era una di quelle persone che si definiscono "curate" : oltre al già citato profumo la sua era una eleganza ostentata nei dettagli dell'orologio, enorme e luccicante, della sneaker indossata con il completo, del foulard variopinto intorno al collo; un perfetto Dandy moderno insomma.
Il Toscano, si sa, è come l'amore per una bella donna, se non gli dai attenzione e cura costante si spegne. Il dandy infatti dava rare e distratte tirate e, immancabilmente, il trascurato sigaro si spense​; non essendone reso conto porto distrattamente il sigaro alla bocca e aspirò. Ebbe una smorfia di disgusto e, strizzando il Toscano tra indice e pollice lo fece volar via, come fosse una misera sigaretta...Il mio sguardo seguì la triste parabola in aria fino alla caduta.
Aspettai che il dandy fosse rientrato, portandosi dietro la scia di profumo, allungai la mano in tasca e mi accesi un mezzo Antico,

alla Clint Eastwood.


D.

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Autore: Mimmogpg,
Pensieri,
Sigaro Toscano
Comments: 7 | Views: 108Last Post by: Sir Edward (23/1/2017, 23:03)
 

B_NORM    
view post Posted on 23/9/2016, 17:31 by: CICCALO     +1   -1Reply
Sabato sera scorso 17 settembre, cena di gran gala con degustazione habanos e una trentina di partecipanti. (vedi evento Nero Cigar Lounge nell'apposita sezione).
Accanto a me seduto un signore molto distinto (palesemete Livornese a giudicare dall'accento) poco loquace inizialmente ma che si apre al dialogo via via che la serata trascorre.
Ad un certo momento più o meno fra le prime portate e le seconde tira fuori un bel Toscano Antico, non da portasigari marchiato MST come moda sovente impone ma lo prende così alla rinfusa dal borsello.

"Ami fumare bene!" gli dico osservandone i gesti,
"io fumo sempre e solo Antico" mi risponde sempre in maniera misurata.
Al che con gesto automatico prende la ghigliottina e... zac! Via il primo terzino.

"Ah Però" penso, il signore ne mastica perché mi ha fatto un taglio aureo e ora si accenderà il piccolino.
Invece zac! Via il secondo terzino dall'altro lato!!😱😱😱
In pratica mi divide il toscano in 3 parti uguali, e con mio grande disappunto gli chiedo immediatamente che diamine stesse facendo!!!
Mi risponde semplicemente ciò che io stesso a mente fredda ho rielaborato ed è per tale motivo che ne sto scrivendo.

Da sempre gli stereotipi del fumatore di sigaro toscano impongono che esso venga fumato in sole tre maniere: 1)intero (alla maremmana)
2)ammezzato al centro.
3) Taglio aureo (con taglio del terzino appena sotto la fascetta di apertura del cellophane) la cui parte piccolina si consuma eventualmente quando si ha poco tempo, la parte lunga con più calma.

Le tre diverse modalità ne cambiano ovviamente la meccanica della fumata, che risulterà da subito intensa e forte quando si approcci al mezzo sigaro, inizialmente delicata per poi aumentare in forza e intensità di gusti quando lo si fuma maremmano o anche aureo.
Ovviamente i diversi tagli faranno si che varierà anche la percezione della palettina aromatica (se di paletta si può parlare di un sigaro i cui aromi predominanti sono comunque sempre legno e cuoio) e ovviamente anche l'evoluzione sarà diversa (evoluzione in un toscano è comunque parola grossa)

Si, ma questo chi lo ha stabilito? Insomma, perché facendo in giro sul web o su questo stesso forum, troviamo tutorial, video, post e consigli che ci suggeriscono e in molti casi impongono di fumare il Tosco solo con queste modalità di taglio?

Che succederà ora al mio povero amico commensale, che invece asserisce che da sempre lo fuma diviso in tre parti uguali, perché lui non ha mai tempo di fumarlo con le altre modalità di taglio? Ne morirà, verrà deriso da tutti oppure...
Oppure???

Ebbene, confuso e incuriosito nel contempo ho chiesto di poter fare qualche tiro dal terzino centrale, bello scuro e cicciotto che mi perplimeva parecchio.
Diametro ovviamente inconsueto per uno storto, combustione e tiraggio senza problemi, for...

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Autore: ciccalo,
Sigaro Toscano
Comments: 39 | Views: 6,556Last Post by: l‚ eccentrico (3/10/2016, 22:26)
 

B_NORM    
view post Posted on 28/7/2015, 13:38 by: Masho93     +1   -1Reply
La settimana seguente, come da accordi, i quattro si trovarono nel parcheggio del locale.
"Tutto bene?" chiese Roberto.
"Solita vita!" risposero in coro Gianni e Paolo.
Marco, dopo un attimo di riflessione, rispose: "Possiamo parlarne dentro?"

I quattro varcarono la soglia del bar, si avvicinarono al bancone ed ordinarono 4 whisky, poi si diressero al primo tavolo libero. Marco li fermò. "Il tavolo in fondo… È meglio!"
I tre, ancora sbigottiti dall'atteggiamento dell'amico, si sedettero. Solo allora capirono.
Il giovane architetto, tremando e sudando freddo, confidò loro cosa aveva portato con sé quella sera: il prezioso manoscritto.
Roberto e Paolo scoppiarono a ridere. "Tu stai veramente fondendo a furia di stare a contatto con i commercialisti!" lo derise il più giovane.
"Dovresti fargli conoscere qualcuna delle tue amiche!" aggiunse Roberto guardando con complicità Paolo.
Gianni, che fino a quel momento non aveva aperto bocca, notando l'imbarazzo di Marco, cercò di cambiare discorso: "Fumiamo?"
Quella sera i sigari erano gentilmente offerti da Carmelo, il quale aveva indetto la serata "Italoamericana", perciò presero i loro fiammiferi e diedero fuoco ai 1492 riposti in un humidor a centro tavola.

La fumata, lenta e piacevole, consentì al gruppo di chiacchierare del più e del meno: la monotonia del matrimonio di Gianni, la causa vinta da Roberto, le difficoltà lavorative di Marco e la conquista settimanale di Paolo.
Mentre ascoltava i pettegolezzi del giovane latin lover, Gianni notò il nervosismo di Marco, il quale stava picchiettando nervosamente le dita sul bordo del tavolo.

Non appena Paolo ebbe finito di parlare, Gianni si rivolse all'amico: "Ti va di farmi vedere il manoscritto?".
Marco interruppe il ticchettio e guardò Gianni. "Davvero?".
Mise una mano nella borsa ed estrasse una cartelletta in plastica trasparente, la quale custodiva un singolo foglio di carta.
Anche Paolo e Roberto, a quel punto, si sporsero in avanti per vedere meglio.
Era una lettera. Non era facile decifrare cosa vi fosse scritto a causa della pessima calligrafia, ma sicuramente stavano leggendo una lettera che parlava di sigari, del 1815, del Granduca di Toscana e di un furto.
Decifrandola meglio riuscirono a capire che stavano leggendo la corrispondenza di due amici, i quali parlavano dell'acquazzone noto per aver fatto nascere i tanto amati stortignaccoli e della volontà del Granduca di conservarne una decina come scorta personale.

"Dopo la sua morte, quattro di quei sigari vennero inseriti nella sua tomba, come da sua richiesta".
I quattro si guardarono sbigottiti. Quella storia era talmente assurda da sembrar vera.
Proseguendo la lettura, capirono il senso di quella lettera.
"Quando la bara del Granduca fu aperta per esporre le sue...

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Autore: Masho93,
Letteratura,
Racconti,
Sigaro Toscano
Comments: 15 | Views: 326Last Post by: Aretim (20/10/2015, 18:38)
 

B_NORM    
view post Posted on 21/7/2015, 10:55 by: Masho93     +1   -1Reply
Ore 20:30, appena finito di cenare con la famiglia Gianni corse in bagno. Barba, doccia, phon e profumo. Poi dritto in camera da letto a scegliere la camicia ed un paio di jeans comodi.
Sistemò il colletto e si avvicinò alla credenza, aprì l'humidor in mogano ed estrasse il suo pregiato Millenium 2012. Lo assaporò a crudo. "Sarà una gran bella serata" pensò.
Corse in cucina, emozionato come un bambino il giorno di Natale, salutò la moglie ed i due nipoti, poi imboccò le scale e scese in box.
Accese la macchina e si immise in tangenziale. Destinazione: il bar "Da Carmelo".

Giunto al parcheggio spense la macchina, tirò il freno a mano e scese radioso dalla macchina. Osservò l'insegna fatiscente del locale: se non lo avesse conosciuto, non ci sarebbe mai entrato.
Varcò la soglia dell'ingresso e si avvicinò al bancone.
"Gianni! Era da un po’ che non ti facevi vivo!". Il saluto di Carmelo, entusiasta ed affettuoso come un padre, lo accolse nel piccolo paradiso metropolitano. L'odore di tabacco Kentucky nell'aria e la nube bianca e densa avrebbero messo il voltastomaco ai più, ma per Gianni era puro ossigeno.
"Ciao Carmelo! Sì, lo so è da un po’ che non mi faccio vedere, ma per stasera ho grandi progetti!". "Millenium o Moro?" tirò ad indovinare il titolare del bar. "Più tardi lo scoprirai, intanto versami dello scotch."
Il locale non era molto spazioso, giusto lo spazio necessario ad ospitare il bancone, una decina di tavoli con quattro sedie ognuno ed un tavolo da biliardo; ma questo bastava a Gianni: un angolo tranquillo, lontano dalla metropoli, dai problemi e dai pensieri. Lì, in quel piccolo spazio, c'erano soltanto lui, il suo sigaro, qualche altro fumatore ed i racconti al limite del surreale dei vari personaggi presenti.

"... Sì, ti dico che l'ha fumato tutto d'un tiro!". "Bello spreco!".
Incuriosito dai brusii di un tavolo, Gianni si avvicinò.
"Posso sedermi?" chiese. "Toscano o pipa?" rispose uno dei tre che stavano confabulando. "Toscano" rispose Gianni. "Prego allora!".
Al tavolo erano seduti Marco, Roberto e Paolo.
Il primo era un architetto non praticante, che tirava avanti saltando da uno studio di commercialisti all'altro. Indossava una polo scura che nascondeva la pancetta da trentenne amante della birra.
Roberto, il più anziano dei tre, portava una camicia rosa chiaro, sbottonata al punto giusto da far intravedere il petto villoso. Nella vita era un avvocato e riusciva a concedere solo una sera alla settimana alla degustazione di un buon sigaro.
Infine Paolo, 25 anni appena compiuti ed aria da latin lover: capigliatura sbarazzina, barba curata, camicia in seta, jeans con risvoltino e mocassini scamosciati beige. Imprenditore nel settore IT, tendeva spesso a vantarsi dei suoi successi e delle sue conqu...

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Autore: Masho93,
Letteratura,
Racconti,
Sigaro Toscano
Comments: 16 | Views: 443Last Post by: 1/2sigaro (30/7/2015, 11:59)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/10/2013, 14:00 by: Granduca Leopoldo     +1   -1Reply



Era da poco iniziato l'autunno del 2008 quando, con una certa diffidenza e non avendo ben chiaro a cosa stessi andando incontro, decisi di provare per la prima volta il Toscano, procurandomi una scatola di Toscanelli. Sfidando l'aspetto non proprio rassicurante di questi bitorzoluti coni di tabacco, aprii la confezione e ne presi uno a caso. I primi puff per accompagnare l'accensione furono a dir poco traumatici, per l'asperità e la forza del fumo, tant'è che non fui in grado di completare l'opera, lasciando il braciere a metà, ed abbandonando l'ammezzato dopo un paio di centimetri scarsi.
Ma la molla era irrimediabilmente scattata.
Nel giro di pochi giorni terminai il primo pack di Toscanelli, e nonostante le difficoltà di fumata fossero ancora presenti, mi avventurai nel sottobosco toscanofilo, passando al Toscanello Speciale. In quel periodo si poteva ancora "giocare" a distinguere l'Originale e l'Antica Riserva dagli altri; non ci capivo una mazza, ma effettivamente alcuni ammezzati avevano un di più che li rendeva del tutto diversi.
Procurata l'ambita ghigliottina, fu la volta degli interi, nientepopodimenoche...l'Antico, abbandonato dopo appena due esemplari e rimandato sine die a tempi più maturi, per motivi facilmente immaginabili. Poi, l'ExtraVecchio, il Garibaldi, il Classico, e, ça va sans dire, Originale ed Antica Riserva. Il tutto nel giro di...un mese, scarso.
Ero avulso dalla realtà forumistica del Fumo Lento, ergo nulla potevo sapere di percorsi, conservazione, moduli di fumata... Ammezzavo tutto indistintamente e conservavo i miei pochi Storti in un cassetto, nell'attesa di fumarli.
La fumata lunga non era presa in considerazione, da un lato per noia, dall'altro per timore reverenziale. Forse al tempo non sapevo nemmeno che si dicesse "alla Maremmana".
Ma la foga del neofita non conosce la pazienza, per cui, complice la quiete di una domenica novembrina, avvenne presto il gran passo. Il Sigaro prescelto fu un ExtraVecchio, che in quella fase era di fatto il Toscano che apprezzavo maggiormente, lontano dagli eccessi di forza dell'Antico, dalla robustezza e complessità dell'Antica Riserva ed ancor più dell'Originale, ma anche dal mood talvolta ruffiano degli Storti più leggeri. La giusta via di mezzo, l'aurea medietas.
Via il cellophane, via l'anilla, via. Accendo senza nutrire particolari aspettative, non per diffidenza ma perché non so davvero cosa posso aspettarmi.
La partenza è scialba, ben lontana dal carattere dell'ammezzato; tuttavia si fa strada ciò che poi avrei imparato a chiamare "virata", per cui resto ad ascoltare quel pennacchio di fumo che silenziosamente invita alla pazienza, e proseguo.
Il Sigaro cambia volto nel giro di pochi minuti, un volto ben diverso da quello austero e spigoloso che sono abituato a fronteg...

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Autore: Granduca Leopoldo,
Sigaro Toscano
Comments: 29 | Views: 736Last Post by: Rusanigul (18/7/2014, 11:40)
 

B_NORM    
view post Posted on 25/4/2012, 23:42 by: urlo33     +1   +1   -1Reply
Il 25 Aprile di solito, negli ultimi anni, ho sempre lavorato.... bhé mica poi una gran cosa, faccio uno di quei lavori di cui si dice "meglio che lavorare". Ma questo 25 Aprile sapevo di essere libero (purtroppo aggiungerei, ma questa è una altra storia) e lo sapeva anche mia moglie. "Dobbiamo andare al mare" mi dice; è da settembre che non ci andiamo, da quando abbiamo chiuso casa per tornare in città.
Il posto non è che sia lontano, una quarantina di kilometri, ma una serie di casualità ci hanno tenuto lontani.... "dobbiamo potare le piante, fare la manutenzione alle persiane
persiane
, pagare il condominio
". Va bhé... capisco che il mare lo vedro' solo da lontano....
jpg
. Ok, perlomeno sarà una giornata all'area aperta, niente di meglio che organizzare la mia prima full-immersion fumoso. Ho iniziato a fumare sigarette 35 anni fa, ellelunghe comprate sfuse, avevo poco meno di 14anni; nel pomeriggio andai dal tabaccaio della piazzetta e ne comperai 2. L'iniziazione si sarebbe consumata nel bagno dell'arena del cinema di quartiere, tra la fine del primo tempo e il secondo.... con me veniva al cinema mio fratello piccolino, non potevo certo farmi vedere fumare. Va bhé .... la mia carriera di fumatore di bionde proseguì senza soste sino allo scorso 20 dicembre. In passato avevo provato, a fasi alterne, a passare alla pipa, ai sigari, ai sigaretti sempre senza successo.... o meglio, mi piacevano anche, ma continuavo a fumare le mie 15/20 diana rosse quotidiane, affincandoci la nuova dose di tabacco. Tutto nasceva da una profonda insoddisfazione verso le bionde, ma il rito del fumo mi è sempre piaciuto, mai pensando di smettere. Tutto questo fino allo scorso 20 dicembre, quando complice la lettura di una articolo sul Corriere online vengo a conoscenza della "norma EN 16156"... (“Cigarettes – Assessment of the ignition propensity” recepita in Italia dall’UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – come UNI EN 16156 “Sigarette - Valutazione della propensione all’innesco - Requisiti di sicurezza”). "Nel cilindro della sigarette sono state posizionate tre bande di carta leggermente più spessa che rallentano la combustione (in pratica lasciano passare meno aria) inducendo una sorta di autospegnimento se non vengono aspirate. Le tre bande si trovano quasi all’inizio della sigaretta, a metà e poco prima del filtro... ". MA BASTA! Mi dico. Ed inizia così la mia iniziazione ai Toscani primi e alla pipa più recentemente. Una passione che motiva sempre più, giorno dopo giorno, la scelta di abbandonare le sigarette; avere la consapevolezza (più o meno sempre) di quello che fumo.... e tutto questo lo devo a voi e...

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Autore: Urlo33,
Racconti,
Sigaro Toscano,
Tabacchi da pipa
Comments: 18 | Views: 522Last Post by: urlo33 (11/5/2012, 11:15)
 

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view post Posted on 29/6/2011, 22:12 by: nolby     +1   -1Reply
In auto. Cielo grigio che non promette nulla di buono; caldo, molto caldo.
Ad un certo punto, sulla statale il traffico si ferma; si arriva ad un cantiere e le 3 corsie diventano 2, strette, i camion litigano per ottenere strada. Si procede sull'asfalto a passo d'uomo in un tratto dove poche ore prima si filava lisci poco sopra i cento all'ora. Costantemente in prima e con il piede della frizione che si muove in continuazione.
Queste situazioni mi innervosiscono parecchio. Sono ancor più nervoso perchè, purtroppo, sono uscito senza portami nulla da fumare. Metro dopo metro, lentamente, arrivo all'imboccatura di una stazione di servizio.
Decido di fermarmi a comprare un pacchetto di Garibaldi anche se so già che i benzinai dell'alta brianza non son soliti vender toscani per cui mi dovrò accontentare di toscani rinsecchiti e screpolati che da anni giaciono tra lo scaffale delle sigarette e le strisce di gratta e vinci. Mi dovrò acontentare di quel che trovo, ma un toscano in bocca a tener compagnia in queste situazioni ci vuole proprio.

Entro, mi avvicino al bancone e faccio il mio acquisto. Garibaldi.
Con grande sorpresa portano il logo del 150° dell'unita d'Italia. Meglio, vuol dire che avranno qualche mese e non qualche anno come pensavo. Salgo in macchina e li apro. Sorpresa! Sono tutti belli. Ben costruiti, morbidi, umidi e vellutati. Si fatica a trovarne in queste condizioni in tabaccherie che pretendono di definirsi "specializzate" nonostante li trattino al pari delle sigarette. Sono solo un pò più chiari della media... ma per i Garibaldi questo non è un difetto, anzi.
Ne ammmezzo uno spezzandolo a mano come si conviene ad una fumata non programmata, cerco sotto al sedile e trovo dei fiammiferi che avevo dimenticato qualche tempo fa. Accendo con due svedesi e riparto, mi incolonno di nuovo a passo d'uomo; comincia a piovere, poi a grandinare, si procede ancor più a rilento.
La coda però, improvvisamente, da inutile e stressante perdita di tempo diventa un momento per godersi una piacevole sorpresa.

La fumata è all'altezza delle aspettative, un sigaro morbido con sapori erbacei che sembrano sempre sul punto di sbocciare. Era da tempo che non mi godevo così un garibaldi, forse perchè io, erroneamente, lo destinavo solo alle fumate spensierate di quando facevo altro o di quando già sapevo che avrei dovuto spegnere e riaccendere sotterrandone così parte del potenziale di questo sigaro modesto ma dignitoso.

Arrivato a destinazione ho lasciato spegnere questo compagno di viaggio che era lungo ancora qualche centimetro e che forse, avrebbe avuto ancora qualcosina da dare. Scendendo dall'auto mi è venuto spontaneo un pensiero che vorrei condividere con voi:

Spesso spendiamo molti soldi per i toscani di un certo livello, ne spendiamo ancor di più per i caraibibici e se ci orientiamo sui cubani li paghiamo a peso d'oro. Non raramente questi nostri a...

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Autore: Nolby,
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Sigaro Toscano
Comments: 6 | Views: 572Last Post by: juttere (10/7/2011, 19:14)
 

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view post Posted on 13/11/2010, 17:15 by: caporaiss     +1   -1Reply
Molti fumatori di pipa gradiscono fumare alternandolo o saltuariamente il sigaro toscano. Partendo dal presupposto che molti lo amano ma molti lo odiano, spesso e volentieri lo usano o per rinforzare miscele blande oppure per sbriciolarlo nella pipa, c’è chi lo introduce senza la fascia chi invece carica il fornello anche con quella, insomma questione di gusti soggettivi.
Naturalmente parliamo di tabacco kentuchy, molto forte e corposo, gradito soprattutto dai fumatori più esperti. Lo stesso fumato regolarmente forma una bellissima crosta ed in tempi rapidi, molti lo usano per rodare le pipe ed è un metodo che francamente consiglio in quanto le fumate con qualsiasi altro tipo di tabacco, specialmente con le English Misture, diventano favolose.
Inoltre si consiglia di fumarlo per annullare gli aromi precedenti in una pipa fumata con aromatici, già con 3/4 fumate di toscano scompare definitivamente il sapore cioccolattoso e caramelloso che questo tipo di tabacchi tende ad impregnare le nostre pipe.
Per fumare al toscano inoltre è consigliabile non spendere grosse cifre, attenendosi a sbriciolare magari quelli difettosi oppure orientarsi sul Classico o Garibaldi (il primo poco consigliato).
E’ meglio comunque non eccedere le dosi nelle English mixture, infatti essendo abbastanza scontroso, scorbutico e nel comandare in fumata è sempre lui, si rischia di creare una miscela saziante andando a coprire del tutto il latakia, oppure si potrebbe creare per chi non sopporta forza del toscano e aromaticità del latakia messi insieme una miscela troppo soverchiante, è più indicato qualcosa di più gentile in questo caso come il nostrano Forte, che c’azzecca meglio, tenete presente che il toscano nelle EM tende a coprire gli orientali.
Ottimi sono i matrimoni con il forte, l’Italia e il comune ed a secondo dei gusti si possono fare le combinazioni più svariate, si sposa altrettanto bene con l’Amphora OB e il Park lane 7.
Una classica miscela è costituita per esempio da una busta di Italia, una busta di forte e un toscano Garibaldi, non eccedere in questo caso con il toscano altrimenti farebbe da primo attore.
E’ fuor di dubbio che il toscano puro o miscelato con il forte è un’esperienza unica e spaventosa che secondo me bisogna provare per chi ama il genere.
Otteniamo un’eccellente Kentucky/latakia con il 70% di forte e il 30% di latakia.
Non può non rientrare in questo discorso il famoso Brown 4 di SG, che secondo me per apprezzarlo in pieno va fumato senza aggiunte, ma per natura si presta purtroppo ad essere miscelato ai nostri italici, a tal proposito è eccellente il matrimonio con l’Italia nelle proporzioni di 4 a 1 per il Brown, oppure magari fare il cappello all’estremità del fornello per la caratteristica di essere ignifugo con il forte, infine con il Comune otterremo qualcosa di più scontroso snaturando però le note virginiose del Brown, dulcis in fundo con l’AR diventa qualcosa di spaventoso ma veramente unico per chi è in gr...

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Sigaro Toscano
Comments: 35 | Views: 6,362Last Post by: Di Uppo (11/3/2011, 17:00)
 

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