CITAZIONE (n.enrico @ 24/4/2024, 18:35)
CITAZIONE (due_di_coppe @ 13/1/2024, 22:35)
Comunque prima di piegarlo e caricarlo lo lasciavo all'aria per farlo asciugare il minimo indispensabile, in quanto più asciuga più perde (come gusto).
So di gente che lo fuma molto secco e molto pressato in pipa.
E' un'esperienza che prima o poi proverò.
Tutto è molto soggettivo, ma pensare che per qualcuno il FVF possa essere migliore da secco che da umido mi riesce veramente difficile, la differenza che sento è abissale.
Il problema è che è ignifugo, più anche di altri flake Gawith. E probabilmente per questo alcuni lo asciugano a più non posso, ma non funziona.
Come già scrissi riguardo al Navy Flake, una causa della difficoltà a bruciare sta nell'umettante utilizzato spesso in modo generoso da Gawith. Il tabacco "sembra" umido al tatto, ma è il glicole e non l'acqua a dare quell'effetto. Su questo si può intervenire facendo qualcosa che sembra assurdo, cioè umidificando tantissimo i flake e, volendo, strofinandoli con un panno pulito e asciutto. Poi lasci in Bormioli che apri ogni tanto e alla fine ti ritrovi un tabacco ancora umido ma naturalmente umido, non chimicamente umido. E che brucia molto meglio.
Per il Navy il trattamento risolve il problema, se c'è, come per il Balkan flake o il St.James.
Il FVF rimane invece comunque un po' ostico per il casing che ha subito. E quindi lo sbriciolo con grande calma ed attenzione. Non farei tutto sto lavoro se non si trattasse di un tabacco che personalmente trovo straordinario, il miglior Virginia esistente.
Lo fumo però poco.. troppo lavoro per le mie stanche membra
Una,massimo due pipate settimanali.
Fumo più spesso il pure Virginia, l'union square, l'Orlik.. Virginia comunque ottimi e che schiaffi in pipa e bruci contento.