Ieri a Mantova, dopo un pranzo eccezionale, dedico un po' di spazio a questo bel sigaro.
Un po' impegnativa l'accensione per il grande diametro, ma bilanciata dalla scarsa compattezza, che aiuta molto in questa operazione.
Il sigaro è interessante, leggermente amarognolo al palato, ma senza che questa caratteristica diventi mai un difetto. Ci sono poi parti più dolci, con incrementi e riduzioni di sapidità e piccantezza.
Gli aromi di cuoio, terra e lievi erbe aromatiche sono state la costante di questa fumata che ha necessitato solo di qualche piccola correzione al bracere.
Anche la cenere era abbastanza compatta (comunque ero seduto) cadendo solo dopo la metà del sigaro.
Probabilmente nello specifico della mia esperienza il mio pranzo è stato troppo pesante per questo sigaro, che seppur resta un "bell'imbusto" non può affrontare in un colpo solo l'anguilla, i tortelli di zucca, la parmigiana di melanzane, il cappone in agrodolce e la sbrisolata
Quindi mi aspetto di riprovarlo a stomaco leggero.
L'umidità del sigaro era abbastanza bassa, conservato all'aria aperta per qualche settimana, poi (con tutta la scatola) in giara per un mese al 62%, tirati fuori e messi in macchina dove me li sono dimenticati qualche giorno
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