| Guarda di Rum ce ne sono a centinaia, io prenderei Zacapa , Pampero, Matusalem e amici e li butterei nel c...., sono Rum commerciali, che non ci sarebbe poi niente di male, ma pagare per un solera cifre abbastanza alte, per me è una presa in giro e anche la qualità non è il massimo. Ci sono dei rum eccezionali a prezzi più bassi e che naturalmente non troverai mai ne al supermercato e forse con qualche difficoltà nelle enoteche se non specializzate. In ogni caso di regola si inizia con Zacapa & Co, vuoi per un discorso di reperibilità, ma se si continua il percorso poi la differenza con altri è palese....è come per i sigari, puoi fumare un Jose L. Piedra e non trovarci nulla di male, arrivare a un Cohiba e capire che le cose sono diverse da quelle che pensavi.
ottimi per prezzo - qualità sono (ne cito alcuni)
El dorado, qui siamo davanti a d un demerara, quindi non si discute, buono nei suoi 12 anni, ottima la versione 15, qualcosa di più nella 21 anche se il salto qualitativo non è eccellente come dai 12 ai 15, mostruoso in quella da 25, ma ahimè qui siamo fuori budget, moooolto fuori budget
Diplomaticos, Rum Venezuelano, eccellente nella versione Reserva Exclusiva, meno in quella Anejo...sperando che il trend con cambi, dato il cambio di distributore , e non faccia la fine dello zacapa.
Caroni....giù la testa davanti a sua maestà ! eccezzionale, ma siamo davanti a degli Old proof con gradazioni oltre i 70°, ci vuole esperienza nel berli, e si trova quello che ancora rimane dopo la chiusura della fabbrica a Trinidad
Montagay Rum , Barbados....runm anomalo, ovvero dato il prezzo lo si dovrebbe trovare ovunque, al posto di qualsiasi Bacardi, Havana Club, Pampero, nei supermerrcati, nei bar, nelle discoteche....è un rum ottimo dal punto di vista qualitativo adatto a tutto nelle sue varianti, prezzo eccezzionale, ottimo quindi sia per i cocktail che per degustazioni nella versione Extra Old
Barbancourt, ottimo Agricole, rum francese, quindi anni luce lontano dai metodi solera, o da altri rum spagnoli o inglesi, non piacerà a tutti o meglio chi prova un agricole, capisce subito che il mondo dei rum è molto vario, il sapore è molto diverso se si è abituati a bere rum industriali o comunque spagnoli....e qui vorrei fare una digressione.
I rum variano a seconda che si parli di Rum Industriali o Agricoli, del metodo di produzione: solera, mezcla, del metodo di distillazione, port still , a colonna singola, o continua, e della geografia derivante dal periodo coloniale, per cui ci sono rum Inglesi, spagnoli o francesi, tutti con una connotazione diversa, per cui più che l'anno stampato sulla bottoglia (che nei metodi solera o mezcla non vuol dire nulla.....uno zacapa di 23 anni può essere composto da una percentuale dello 0,0001% di rum di 23 anni....non lo sapremo mai) contano i vostri gusti o quello che volete sentire, per cui vi orienterete sui rum spagnoli, inglesi o francesi e poi da li potrete continuare il percorso, infine cambia la meteria prima, la canna da zucchero, eccezionale nei Demerara....poi ci sono gli speziati che fanno un mondo a parte, come il Foresquare di Barabdos.
I tipi di Rum seguono la provenienza delle isole che li producono. I Rum di stati che oggi sono ex colonie Spagnole sono tutti simili tra loro per stile, cioè tipo di distillazione ed invecchiamento. Stiamo parlando di Cuba, Venezuela, Guatemala, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Panama… Tutti corpo leggero (distillazione continua, a colonna) per un prodotto semplice che di fatto ha i suoi aromi tipici dati dall’invecchiamento, a volte lungo, ma spesso gestito con miscele tra botti molto giovani e molto vecchie, in parti …diverse (solera). Aromi di legno, caramello, vaniglia, quindi figli dell’invecchiamento. E del concentrarsi, nel farlo, proprio sulle variabili derivanti dall’invecchiamento.
I rum Francesi, e cioè da Martinica, Guadalupa, e Haiti, sono più simili, per tradizioni e tecnologie produttive, al Cognac: più floreali, fruttati, profumati, magari anche più secchi e meno morbidi e caramellati. Derivano direttamente dal succo della canna, per cui sono spesso più erbacei, hanno più “fibra”. Un po’ più difficili, meno corrispondenti all’idea ( come dicevo ) del rum diffusa che ci viene propinata dal mercato consumer, e che quindi noi abbiamo. Molto diversi in tutto, fatti diversi fin dalla materia prima e poi anche nelle altre variabili dalla canna al bicchiere. Sono gli apprezzatissimi e sfaccettati Agricòle.
I Rum di ex colonie Inglesi, Jamaica, Barbados, Trinidad, Guyana sono più difficili da sintetizzare. Anzi, direi che le 4 provenienze hanno 4 stili quasi a sè stanti. La cosa che li accomuna è una grande attenzione alla fasi precedenti all’invecchiamento, la fermentazione e la distillazione, con tecniche derivanti certamente dal know how del whisky. Aromi più intensi, corpo più pieno, complessità maggiore, spesso ricchi di profumi pungenti, a volte neri come quelli dei pirati, e a volte Rum “difficili”, ma che poi affascinano e convincono anche l’inesperto. E sempre grande eleganza ed equilibrio. Lo stile British da Rum di grande carattere ed identità precisa. Tornando appunto alle isole, la cosa che li differenzia invece è che: la Jamaica ha sempre aromi più intensi, forti, a volte ..troppo, e fa dell’intensità la sua carta vincente. Barbados ha Rum equilibrati ed eleganti, Trinidad molto più morbidi e legnosi (in effetti vicino culturalmente alle isole ex-spagna..). Infine, un’attenzione in particolare ai Rum della Guyana Britannica, i cosiddetti Demerara, uno stile trasversale, che comprende moltissimi tipi di distillazione dentro di sé e che regala forse le migliori qualità di Rum al mondo.
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