Mastro Tornabuoni Scorciato

Ne ho fumata una scatola, che dire, decisamente buoni. Su quattro ammezzati due avevano un tiraggio un filino costretto che comunque non ha pregiudicato più d tanto la fumata

Antongius, non sono in grado di farti un'analisi organolettica approfondita, tuttavia posso dirti che gli esemplari più aperti li ho trovati decisamente più cremosi, il fumo ad ogni boccata era davvero "vellutato", mentre i due sigari più serrati mi sono sembrati meno complessi, "grezzi" e più monocorde rispetto agli altri. Non so se fosse dovuto ai puff più ravvicinati, ma alcuni sapori che riuscivo nettamente a distinguere nei sigari dal tiraggio normale sono spariti negli altri due. Tipo nocciola e torrefazione (non ridete!).

Spiace non possedere il vocabolario adatto, tuttavia queste sono le mie impressioni

Non li ho provati, ma per essere un prodotto di lancio che vuol essere vessillo di tradizione tabaccaia manifatturiera mi sembra oggettivamente (e assolutamente!) inverosimile se non impossibile. Senza considerare il fatto che vorrebbe rappresentare il sigaro toscano nella sua versione più autentica.

dopo averne fumati 4 pacchi direi che l'aromatizzazione mi sento di escluderla a priori. la nota dolciastra l'ho avvertita solo in qualche puff e in una minoranza di esemplari. gli aromi principali restano legno e liquirizia, per il mio palato. a volte si sente caffè amaro, specie negli esemplari più costretti.
a prescindere dal mio palato, che non pretendo essere indicativo in termini assoluti, l'operazione che porta al mastro tornabuoni è quella di recupero delle antiche tradizioni toscane, con un sigaro a foglia intera arrotolato a mano dalle sigaraie, la filieri produttiva corta (è tutto kentucky di sansepolcro, dove è anche lo stabilimento di produzione) sarebbe davvero un autogoal pazzesco se poi aromatizzassero un prodotto del genere