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| CITAZIONE (PIPA&TOSCANO @ 3/10/2014, 13:12) Beh, gli "errori di gioventù" sono cosa normale; l'importante è che al "capolinea" si presentino Sigari "maturi", ben fatti e con un giusto prezzo"! concordo in pieno .... i veri peccati di gioventù sono quelli tipo i primi nerone a mio avviso, che sono stati messi sul mercato salvo poi migliorare dopo i feedback negativi sul tiraggio. questi erano sigari precommerciali, in fase di test. Non era un vero e proprio panel di valutazione precommerciale (cui qualche volta ho preso parte), ma mi è stato detto chiaramente che erano in fase di rodaggio in manifattura. Quando come in questo caso si parla di controllo della filiera in toto, è difficile tirare le somme e massimizzare la qualità lungo tutto il processo produttivo in breve tempo, chi controlla solo la fase a valle di quella agricola ha il limite di non poter superare un certo livello qualitativo in fase di coltivazione, ma può concentrarsi sull'ottimizzazione della "propria" fase produttiva. Chi invece sperimenta già dal campo, come in questo caso, si trova a dover affrontare necessariamente tempi più lunghi, e forse anche qualche peccato di gioventù in più ma finchè non arriva sul mercato è comprensibile qualche correzione in itinere, ma ha l'enorme vantaggio di poter massimizzare la qualità lungo tutto il processo, che è a mio avviso la chiave del successo di questa filosofia di prodotti .... se faccio un parallelo con i sigari caraibici, non posso non notare che quasi tutti i produttori che raggiungono altissima qualità, controllano anche la totalità della filiera che porta all'ottenimento di quel prodotto. Penso a chateau de la fuente, per gli OpusX, a Padron nelle linee aniversario, ma anche ai Nicarao Exclusivo (Didier Houvenaghel controlla l'80% della produzione del tabacco che usa, e credo il 100% per quanto riguarda le linee di punta).
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