| | Smetto di fumare la pipa.
Alle volte prendiamo delle decisioni e le annunciamo subito al mondo. Facciamo delle dichiarazioni, “d’ora in poi farò così”. Anche io lo faccio. Peccato che poi spesso queste si rivelino solo delle dichiarazioni di intenti. Durano poco. Per carità non c’è nulla di male. Si può cambiare idea. Certo, ma perché tediare gli altri? Forse si potrebbe aspettare un po’ e vedere se dura. Se la decisione presa ci porterà davvero su una strada nuova o se invece più tardi si deciderà di tornare sui nostri passi.
Quindi perché lo sto facendo? Le ragioni sono ben due. La prima consiste nel fatto che tediare il forum fa parte della mia programmazione. Il mio sistema operativo è fatto così, non ce nulla da fare. La seconda è che nonostante abbia scelto solo di recente di mettere in atto la mia decisione, questa è stata ponderata per molto tempo. Anni. Potrei addirittura dire che è una decisione che presi appena dopo aver ripreso in mano la pipa. Per tutta una serie di fattori l’ho messa però in atto solo molti anni dopo e, per pura coincidenza, praticamente nel quindicesimo anniversario di quando mi recai da Edward’s e comprai una pipa da cesto e una latta di Mac Baren Navy Flakes, “dal buon profumo di tabacco con un leggero sottofondo di rum”, almeno così scrissi.
Ebbene sì. Ho deciso di smettere di fumare la pipa. Basta! Non fumo più la pipa.
Chiaro che Monte è impazzito. Chi segue frequentemente il forum probabilmente sa che ho appena terminato una serie di acquisti che hanno incluso un bel numero di pipe di cui le ultime, salvo una, sono tutte Savinelli Punto Oro, la prima delle quali acquistata proprio nel giorno in cui ho deciso di smettere di fumare la pipa. Ma è proprio questo il punto. Queste pipe le ho comprate proprio per poter smetter di fumare la pipa.
Tempo fa, diciamo circa tredici anni, fa chiesi in un sondaggio agli illustri colleghi accademici se fossero pipatori o fumatori. Due terzi dei partecipanti dichiararono di essere fumatori. Niente di più lontano dalla realtà. Per quanto ci si ostini a dire che la pipa è solo uno strumento da fumo non c’è dubbio che la maggior parte della nostra attenzione rimanga o ritorni sempre sulla pipa. Basta dare un’occhiata alla sezione “pipa”. Il rapporto tra il numero di discussioni relative ai tabacchi e quello relativo alle pipe è di uno a due. Se poi confrontiamo il numero di singoli messaggi questo divario diventa ancora più grande. È come se in un forum di appassionati di cucina, si parlasse molto più di pentole e fornelli che di ricette o di quanto far durare la cottura. Oppure in un forum dedicato ai distillati si fosse ossessionati dalla forma dei bicchieri, per quanto importante sia, oppure più da quanti se ne possiedono nel mobile bar, invece che dall’invecchiamento in botte. Immaginatevi se in un forum “enologico” si sapesse quasi tutto dei produttori di calici e bottiglie, vita e storia della loro produzione, ma quasi nulla di chi il vino lo produce, magari da generazioni.
Tutto questo però io lo sapevo dall’inizio. Venendo dal mondo del sigaro, dove lo strumento da fumo è nient’altro che il sigaro stesso, tutta questa attenzione per la pipa più che per il tabacco non poteva non saltarmi all’occhio. Fu per questo che quando decidemmo di aprire una sezione dedicata alla pipa fu una scelta ponderata quella di non chiamarla in tal modo. La nuova sezione venne infatti chiamata “Per chi il Tabacco lo Fuma nella Pipa”. Nel forum Per I Golosi del Tabacco si sarebbe fumato tabacco, non si sarebbero fumate pipe.
Eppure, ci cascai anche io. Chiaro, feci il mio doveroso viaggio attraverso i vari tabacchi. Volevo provare e scoprire cosa mi piacesse di più. Di alcuni feci indigestione, tanto erano buoni e come succede con la cioccolata ora non li posso quasi più fumare. Il tabacco certo era importante, cercavo di farne il centro della mia nuova galassia, ma gira e rigira il pensiero tornava alla prossima pipa da acquistare. “E` così bella, deve fumare veramente bene” e via con l’acquisto. Son finito con una ventina di marche e sessanta o ottanta pipe, mi rifiuto di contarle, è un numero assurdamente alto. Ma la cosa peggiore è che a parte due Curvy non ce ne sono due uguali. Ma soprattutto non ce ne sono più un paio di coppie che “fumino uguale”. Certo, ci sono le tutole. Quelle sì, ma è un altro discorso che meriterebbe una discussione dedicata. Rimaniamo sulle “radiche”. Ho messo su un arsenale che onestamente mi serve a poco, se il mio interesse è godermi il tabacco nel modo più semplice e pratico possibile, di volta in volta ripetibile. Anche questo però lo sapevo dall’inizio, ma sono andato avanti. Sapevo che avrei dovuto smettere subito di fumare la pipa, ma ho impiegato quindici anni per finalmente decidermi a farlo davvero. Ora voglio fumare il tabacco, e voglio farlo semplicemente.
Per un fumatore come me, che ha una dieta abbastanza ristretta costituita da una famiglia di tabacchi molto simili tra loro, per taglio, combustione e sapori, un parco pipe costituito da una sola pipa ripetuta n-volte sarebbe l’ideale. Questo però non terrebbe conto delle situazioni in cui si fuma e che variano durante la giornata o tra una giornata e l’altra. Nel mio caso c’è molta differenza tra le fumate che faccio durante il giorno specialmente quando sono in macchina e quelle che faccio una volta tornata a casa. Nel primo caso l’ideale è una pipa leggera, piacevole da tenere costantemente in bocca, se si vuole farlo, con un fornello non eccessivamente grande, sia per contenere il peso sia per il fatto che solitamene sono fumate che raramente superano quarantacinque o sessanta minuti. Da qui l’acquisto delle prime cinque pipe, due 127, due 701 ed una 802, una per ogni giorno lavorativo. Pipe comode, leggere, utilitarie ma non nel senso automobilistico. Nel secondo caso, la sera, non mi dispiace avere tra le mani una pipa più importante, che dia soddisfazione alla mano e all’occhio e che aggiunga quindi due sensi all’esperienza fumosa. Per questo ho preso tre 111 ciascuna rispettivamente per il lunedì, martedì e mercoledì e due 101 per gli ultimi due giorni. Pipe molto simili nell’aspettto. Alla prova eccezionali ma anche indistinguibili tra loro nella fumata, quindi il non plus ultra per me, fumatore di tabacco. Per il fine settimana qualcosa di diverso. Posso anche lasciarmi un po’ andare e dare un po’ di attenzione allo strumento da fumo o alle variazioni sul tema. Ho preso due 614, volutamente differenti, una con e una senza filtro. Una per la domenica ed una per il sabato. A queste aggiungerò di volta in volta qualche pipa del mio vecchio parco. Perché no? Fine settimana, meno impegni e pensieri, ci si può anche sforzare a uscire dalla routine. Questo fine settimana è toccato ovviamente alle Curvy. Poi, dimenticavo, c’è anche la 207, la boccetta che ho comprato fuori programma ma solo perché ha insistito molto a venire a vivere da noi. Dovessi stancarmi delle scelte fatte, non avrei problemi ad aggiungere un altro paio di Savinelli o addirittura sostituire anche le due curve con due billiard diritte e uniformare i sette giorni. Per i pochi aromatici e i latachiosi che raramente continuerò a fumare, ho sempre il vecchio parco. Insomma, credo di esser a posto.
Funzionerà? Sì che funzionerà. Sta già funzionando, ovvio che sta funzionando. Ho tolto una variabile che a volte può essere piacevole ma che non volevo che continuasse ad essere una costante. Oltretutto ora ha anche più senso quando provo un tabacco nuovo, cosa che sto facendo frequentemente. Non c’è voluto molto a smettere di fumare la pipa e tornare a essere un fumatore di tabacco e il tabacco mi sembra che non mai stato così buono. Avrei dovuto farlo molto prima.
“La pipa fa male. Digli di smettere.” (Cit.: anonimo goloso del tabacco)
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