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| Avrei voluto iniziare questa discussione nel blog, ma dopo alcuni problemi di collegamento al sito occorsi nel pomeriggio (vedi 3D da me aperto) nella pagina del blog non mi compare più il bottone "inizia nuova discussione". Poco male, la metto qui, perchè comunque inerente ai tabacchi da pipa, e poi magari qualche moderatore vorrà spostarla. Ieri, con Matteo TheTeox che devo infinatamente ringraziare, ho fatto un po' di spese in un paio di tabaccherie in Svizzera. Devo sinceramente ammettere che su certe cose i nostri vicini delle Alpi sono molto più avanti di noi. Innanzitutto in diverse tabaccherie hai la possibilità di entrare e curiosare sugli scaffali come se fossi al supermercato. Puoi leggere le etichette di ogni scatola e confezione di tabacco, conoscerne il contenuto, il prezzo, e decidere se acquistarla in tutta calma. In Italia, invece, mi è sempre capitato di dover chiedere la tal confezione a botta sicura, scrutando con movimenti del collo e del busto alle spalle del tabaccaio, sullo scaffale dietro al bancone, quello che hanno disponibile. Inoltre la scelta di tabacchi è davvero sensazionale, senza contare che vengono venduti anche sfusi e ciascuno può farsi la sua miscela personale utilizzando la bilancia a disposizione nel negozio. Altra mentalità, nulla da eccepire. Ma c'è un piccolo "rovescio della medaglia". Tutto questa libertà di scelta, di tempo per decidere, di ogni ben di Dio che ti si para di fronte, è una scintilla scatenante agli acquisti compulsivi. Se poi si aggiunge un richiamo visivo decisamente ben studiato, accativante e invogliante, il patatrac è assicurato. E qui devo dire che le confezioni di Cornell & Diehl le ha veramente studiate e disegnate un Genio del Marketing!! La semplicità della scatola si abbina a etichette policrome di pregevolissima fattura, a volte in stile vintage, a volte in stile spiritoso o goliardico. Vedersele tutte insieme sullo stesso scaffale ti fà venire voglia di allungare il braccio e tirare giù tutto, di iniziare a collezionarle una per una, di averle tutte (e dico TUTTE!) per esporle in vetrina. Poi accade che qualche neurone residuo nei meandri più recessi del cervello ricominci a funzionare, debolmente, ma in modo sufficiente a lanciare l'allarme del tipo "guarda che poi il tabacco contenuto te lo devi anche fumare! E quando pensi di finirle tutte quelle scatole??" Vabbeh, tra il sano spirito di autoconservazione e un attacco di autolesionismo ne è scaturito un piccolo acquisto di "solo" sei confezioni. Un po' scelte in base alle recensioni che ho trovato sul forum, un po' grazie ai consigli di Matteo, un po' grazie all'attenzione catturata dall'occhio. Se vi capitasse di farvi un giro in Svizzera, entrate in una di queste tabaccherie, ma prima fate come Ulisse...fatevi legare braccia e gambe su una sedia a rotelle.
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- Autore: andros67,
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