Accademia del Fumo Lento - Il Forum per i Golosi del Tabacco -  Sigari, Pipa, Snuff, Snus & Co.

IL FUCILE E LE DUNHILL, miti e realtà

« Older   Newer »
  Share  
Lev Thermen
view post Posted on 26/11/2010, 19:33 by: Lev Thermen     +1   -1




E ma così provate gli OT!
Ci casco pure io!

Secondo me le Dunhill sono un pezzo di legno che si paga molto caro allo stesso modo in cui lo è una Baldo Baldi.
Il valore aggiunto del "fatto a mano" è una cosa che non si tocca e (se fatto bene) non si vede, allo stesso modo delle caratteristiche (diverse) che impreziosiscono e rendono uniche le Dunhill.
E' una speculazione? Certo che si! Ma vale in tutti i casi.
C'è chi apprezza il romanticismo del lavoro fatto come in alti tempi, c'è chi invece trova affascinante un progetto originale, studiatissimo, che rimane immutato nel tempo.

La "Arco" di Castiglioni son circa 50 anni che è prodotta così come è stata disegnata. Costa il doppio o il quadruplo o molto di più ancora di molte imitazioni che in fin dei conti non sono poi così diverse. Alcune anche di qualità davvero buona. Eppure la "Arco" è solo una.

Per agganciarmi al discorso della produzione.
Suppongo che Flos la lampada di cui palavo la produca ancora in Italia. E' un simbolo del nostro design e del made in italy di altissima qualità Ad un certo punto, se la produzione fosse localizzata a Bangalore sotto il know-how italiano che ne garantisce l'indiscussa qualità, quest'oggetto non penso che perderebbe il suo valore (sia commerciale che culturale). Quello che verrebbe depauperato è il capitale di eccellenza italiano.
Allo stesso modo, non importa chi faccia le Dunhill, quello che importa è che siano Dunhill. Non è solo questione del punto bianco e della marchiatura, è un discorso di garanzia della qualità (che poi qualcuno non la trovi è un discorso differente, io rimango nell'astratto) e dei canoni stilistici, che determinano l'originalità del prodotto.


Poi personalmente, un oggetto simbolo del "Made in Luogo" vorrei che fosse davvero davvero fatto nel suo paese d'origine. Ma è solo una mia preferenza personale, non vuol dire che l'oggetto in sé perda prestigio, qualità e originalità.

Avere tra le mani un oggetto curato dall'inizio alla fine da una singola persona rientra in un'impostazione assolutamente diversa.
Una via di mezzo è ad esempio il caso Castello, in cui l'artigianalità del manufatto è indiscussa, ma in cui è spesso impossibile risalire all'artefice vero e proprio, anche i questo caso c'è un controllo di aderenza ai canoni che è calato dall'alto.
 
Top
26 replies since 26/11/2010, 14:02   689 views
  Share