Stampanti 3D

Io ne ho avute un paio, cinesi, la prima una decina di anni fa o forse più, di quelle che arrivavano in kit di montaggio, da calibrare a mano, allineare, periodicamente riparare, tolleranze superiori al mm. Divertente ma poco utile.
La seconda più recente, meglio, stampava su base 30x30 fino a 50cm di altezza, oggetto da ben oltre il migliaio di euro. Venduta perché di fatto era più il posto che occupava dell'uso reale ed ho recuperato il costo di acquisto, i luoghi dove andare a stampare si stanno diffondendo e quindi se avrò bisogno andrò a stampare.

Il budget che dici in Europa significa prendere prodotti cinesi di bassa/media qualità se vuoi stampare piani superiori al 20x10cm con un'altezza di circa 10cm.
In Italia esistono i FabLab, associazioni che hanno le stampanti 3d, associandosi si può usufruire delle attrezzature. Alcuni sono appoggiati agli atenei, più attivi, con più fondi, ma richiedono al di là del tesseramento attività da parte del socio, altri sono più indipendenti ed utilizzabili "a consumo". Con il vantaggio di avere a disposizione macchine tendenzialmente calibrate, efficienti e di buona qualità.

Se vuoi acquistare sicuramente prendila a piano riscaldato, l'effetto liscio lo ottieni sia con il PLA (il più facile) che con l'ABS.

Lo schermo LCD è un'optional comodo.

Per modellare, non ti so aiutare, ho a disposizione le licenze di alcuni software e quindi uso quelli, in particolare SolidWorks.

Figurati!

Quanto alla tazza, Sì, ma non è banale. Poi forse andrebbe fatta in abs e non in pla.
Non uscirà così dalla stampante, probabilmente dovrai prevedere una sbavatura finale a mano perché il piano successivo quando viene stampato deforma un poco quello prima (il paragone che facevo quando spiegavo era con la pistola della colla a caldo).
Se la stampante fa una matrice differenziata di riempimento e passate successive molto fini riesci a tenere bene, altrimenti è facile tu debba prevedere di unire il disegno in alcuni tratti (stile insegna al neon).

Le prime volte stampare una tazza ed ottenere una ciotola per criceti è abbastanza tipico, occorre prendere la mano con velocità di stampa, eventuali pause, etc. anche in questo un FabLab può aiutare a crescere risparmiando tempo e denaro in tentativi falliti.

Non mi sembra male come prezzo, se c'è anche un po' di assistenza. Quando esporti in stl verifica che il pezzo sia come lo vedevi nel sw di disegno aprendolo con un viewer differente.

Dove vado io fanno il prezzo contando sia il materiale che il tempo macchina, e alla fine credo di spendere un po' di più.
Il PLA hobbystico costa tra i 15€/kg ed i 30€/kg. Poi c'è l'usura, non trascurabile, dell'ugello e la necessità di messa a punto continua nelle macchine più economiche.

Per intenderci sotto i 1000€, con i dovuti distinguo, le macchine come concetto sono simili: firmware generico configurato sulla macchina (e configurabile, da ottimizzare a cura dell'utente), software di controllo open source con minime modifiche del produttore. All'aumentare del prezzo aumenta la superficie di stampa, qualche piccolo optional, all'aumentare della superficie di stampa aumentano i problemi di calibrazione. Oltre i 700€ secondo me conviene o saltare a piè pari in macchine più serie dove firmware e software sono proprietari, meno configurabili, ma tendenzialmente escono già ottimizzati e con delle routine di autocalibrazione o su macchine con ottime specifiche da mettersi a punto in proprio (richiede molta esperienza, dedizione e tempo).
Ma a quel punto hai una macchina in cui ha senso cercar un estrusore direct e di qualità superiore, etc. ed i costi salgono ulteriormente, ha senso se la fai lavorare anche ore, ma per un uso domestico diventa overkilling.


Giusto per fare dei nomi ultimamente ho letto bene di macchine come le Anycubic Mono, Lab A1 Mini, Ender 3 v3 SE.

Edited by Viandante - 14/1/2024, 22:31

Mi sembra ok.

Unico appunto, gli spigoli vivi se non necessari per ragioni di incasso vanno smussati con un raggio di raccordo perché sono un elemento di innesco rotture (questo a livello generale, non nello specifico delle stampe 3d).
Se sono spigoli per l'incasso indicalo in fase di stampa affinché facciano un raccordo interno più denso in maniera crescente, se la macchina lo consente per dar la corretta robustezza.

Diciamo che la differenza con software a pagamento comincia lì, SolidWorks e SolidEdge per esempio hanno una funzione Raccorda che in un colpo di click fa il lavoro.
Le smussature appesantiscono il modello, quindi vanno fatte come ultima cosa per poter aver un file più leggero da lavorare.

Il problema è che la curva di apprendimento è proporzionale alla complessità del sw.
Personalmente trovai più facile SolidWorks tant'è che a tutt'oggi è il mio preferito, ma è una questione di abitudine.