CITAZIONE (luca3047 @ 8/3/2023, 13:38)
Dico quello che penso, a costo di risultare impopolare, è inutile trovare scuse o paragoni del tipo che non solo il fumo fà male, anche l'inquinamento, i forni a legna ,le scie chimiche...si cerca di migliorare su tutto per la qualità della vita, l'inquinamento è piu difficile, ma fumare è una scelta (vizio) e si puo evitare, la verità è che il fumo fà male punto, il fumo lento fà meno male delle sigarette? forse, ma fà male uguale e per lo stato (sanità) è un costo e la pagano tutti, anche chi non fuma...
altra cosa, non dimentichiamoci che qui su adfl siamo delle mosche bianche, cerchiamo di comportarci bene in presenza di minori bambini donne ecc, ma fuori c'è un mondo di fumatori irrispettosi
Non è questione di essere impopolare: io so benissimo che il fumo mi fa male, c'è poco da girarci intorno.
Tuttavia non si dovrebbe portare a supporto il fatto che (cito) "
per lo stato (sanità) è un costo e la pagano tutti"; perché, a quel punto, dovremmo fare crociate contro - o vietare - (parlo solo di ciò che si può evitare facilmente) i fastfood, l'alcool, la sedentarietà e qualsiasi atteggiamento non salutare in grado potenzialmente di pesare sulla sanità. Lessi, da qualche parte, che il tabacco frutta dai 16 ai 18 miliardi di euro all'anno, dei quali un terzo rappresentano la spesa sanitaria per le malattie ad esso correlate. Non so quanto siano corretti questi numeri, ma la mia opnione è che non siamo tanto lontani dalla realtà; voglio dire che chi fuma l'eventuale spesa sanitaria l'ha già coperta. Se da domani si interrompesse la vendita di tabacco, credo che il danno al bilancio sarebbe ben più grave di quello causato dal suo uso. Si potrebbe, in seguito, anche vietare il gioco d'azzardo, che a livello di impatto sulle comunità è mostruoso (e sottolineo, MOSTRUOSO), ma i costi sono ben inferiori ai guadagni.
Ciò detto, io fumo perché a livello mentale mi fa benissimo e mi abbassa drasticamente i livelli di stress (altrettanto dannoso al pari di cibo spazzatura e tabacco). Lo faccio rarissimamente fuori casa, nonostante sia convinto che all'aperto la questione del fumo passivo sia una balla. Se devo fumare, voglio il tempo e la situazione, perché il mio tabacco voglio godermelo; resta il fatto che all'aperto la questione del fumo passivo non regge, e quelle poche volte che con mio cugino abbiamo acceso un toscano passeggiando, o seduti al tavolino di un bar, abbiamo fatto particolare attenzione a non essere fastidiosi.
Sarei favorevolissimo a realtà tipo "slow smoke lounge", come trovai all'epoca a New York, e credo sarebbe un enorme passo avanti; mi rendo condo di dove viviamo, e di come una cosa del genere sia irrealizzabile.
Poi, se non sbaglio, il divieto sarà esteso anche allo svapo e - francamente - mi sfugge del tutto il senso di una cosa del genere; sarà senz'altro un mio limite.