Accademia del Fumo Lento - Il Forum per i Golosi del Tabacco -  Sigari, Pipa, Snuff, Snus & Co.

La Risposta di A.Vincenzi, Presidente di Diadema SPA

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icon11  view post Posted on 25/10/2006, 17:14
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Riportiamo la risposta, certamente tempestiva, da parte di Andrea Vincenzi, Presidente di Diadema SPA (distributore esclusivo per i prodotti Habanos in Italia).


CITAZIONE
From: Andrea Vincenzi
To: "Diadema Direzione"
Cc: Accademia del Fumo Lento
Subject: Re:
Date: Wed, 25 Oct 2006 14:45:50 +0000

Carissimi,

abbiamo ricevuto la vostra mail per conoscenza.
L'ho letta in questo istante e - dato che mi conoscete - sapete benissimo che io rispondo sempre di getto.
Non condivido assolutamente il contenuto, ne' nella sostanza ne' , a tratti, nella forma.
Credo invece che ci sia un aspetto molto positivo nella vostra iniziativa, vale a dire il sentire di potersi rivolgere direttamente al produttore (che ascolta) e al distributore (che ascolta pure lui..)
Questa forma di comunicare aiuta certamente sempre tutti gli anelli della catena.

Ritornando brevemente sulla sostanza, io penso che la EDIZIONE LIMITATA, come concetto, sia non solo un successo commerciale, ma rappresenta la risposta di Habanos alle richieste degli appassionati più attenti ed esigenti.
Perchè LIMITATA? Non c'è solo il prezzo a caratterizzare queste edizioni (e, sinceramente, non trovo riuscita la vostra affermazione di "irrazionale") e nemmeno la particolarità della vitolas (anche se da' l'opportunità a tutti di conoscere anche alcune vitolas non comuni: pensate alla serie degli Hermosos, chi di voi la conosceva o avrebbe mai avuto la possibilità di fumare un No.1 o un No.2?) ma - cosa certamente molto più importante - si parla di selezione particolare delle foglie, in primis sulla capa, ma anche per quanto riguarda la tripa, sia come qualità che come invecchiamento.
LIMITATA perchè dunque, Habanos, oggi, non può garantire questo livello qualitativo su 100 milioni di pezzi; ma su 1,5 o 2 sì. E questa è una base di partenza. Che poi piano piano si amplierà (vedasi la Linea Maduro di Cohiba che entrerà in produzione stabile già l'anno prossimo).
Io poi non riesco a condividere la preoccupazione per la qualità dei sigari "standard", quando è opinione diffusa, a livello mondiale, che la qualità stessa si sia alzata enormemente dal 2000 ad oggi. Ed io condivido in pieno questa tesi.

Se poi si pensa che quella delle Ed Limitate sia una "trovata" per guadagnare tanto (vi ricordate una mail assurda di Cigarstyle di tanto tempo addietro, davvero sbagliata nei dati e nell'interpretazione), pensate che con un 1,5 % di volume possano veramente pensare di "fare più soldi" che con il restante 98,5% (la produzione "standard") ???
Io penso che sia molto facile la risposta...
Le Edizioni Limitate sono prima di tutto una risposta di Habanos agli aficionados più esigenti, non un modo di alzare di un 1,5% il fatturato aziendale.

Un caro saluto

Andrea Vincenzi
Presidente
Diadema S.p.A.
Via P.L.Bagnasco, 50
16152 - Genova - ITALIA



----- Original Message -----
From: Accademia del Fumo Lento
To: [email protected] ; [email protected]
Cc: "Diadema Direzione"

CORPORACION HABANOS S.A.
3ra No. 2006 e/ 20 y 22, Miramar,
Ciudad de La Habana,
Cuba

24 Octubre, 2006

Carta abierta a los Dirigentes de Habanos S.A.

Somos un grupo de fumadores italianos apasionados de los puros más famosos del mundo, los cigarros cubanos. Nos dirigimos directamente a Habanos S.A. debido a la decisión tomada por ustedes, desde hace algunos años, para aumentar las ediciones limitadas y regionales. La impresión de muchos de nosotros, habiendo anticipado la actual moda del puro y apreciando principalmente la calidad del producto antes que el status que esto representa - es que una similar elección, tienda a incentivar a un cierto tipo de consumidores (los que quieren exhibir el puro más bien que fumarlo, prefiriendo " anillas " sugestivas y opulentas y poniendo poca atención a todo el resto) y parece penalizar la producción ordinaria, con una racionalización de las vitolas existentes, en manera a veces discutible. Todo esto nos deja perplejos. Como todas las modas, también esta sufrirá el inevitable ajuste y no queremos que en esa fecha, el producto que nosotros siempre hemos amado tenga un deterioro irreversible porque el riesgo es precisamente este. Y entonces muchos fumadores conscientes pudieran haber escogido fumar otra marca, cansados de ver el surgimiento de ediciones limitadas (que de limitadas tienen sólo el precio irracional). Los fumadores de los domingos en su lugar habrían ya encontrado cualquier otra cosa que exhibir.
Nos damos cuenta que un millón de nuevos fumadores de un solo "Cohiba Sublimes" son mejores (a corto plazo) que cien mil fumadores exigentes, amantes de la tradición y habituados a valorar la relación calidad-precio de lo que compran. No somos tan pretenciosos para pedirles que no complazcan a los primeros, pero les pedimos que no se olviden de los segundos.

Atentamente,

Giuseppe Pinella,
Claudio Salvi,
Walter Sassone,
Carlo Imparato,
Gaetano Tramontano,
Andrea Lorenzi,
Francesco Borromini,
Andrea Bassino,
Fornaro Raffaele,
Paolo Attilio Nicolis,
Pietro Fossati,
Marco Preziosi,
Vincenzo Caggiula,
Davide Selmin,
Matteo Scelba,
Francesco Rossi,
Carlo Casiraghi,
Boscolo Simone,
Giuseppe Farruggia,
Antonio D'Andria,
Irene del Prato,
Gabriele Ragano,
Lucio Morlacco,
Paolo Di Bugno,
Francesco Lombardi,
Alessandro Di Bartolomeo,
Paolo Maniscalco,
Ruben Ruggeri,
Walter Loddi,
Josè Arnone,
Camillo Perinciolo,
Paolo Tirini,
Simone Fazio,
Alessandro Paris,
Giacomo Gardin,
Roberto Risi.


 
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walter.sassone
view post Posted on 25/10/2006, 17:49




Grande merito al Presidente di Diadema S.p.A. sig. Andrea Vincenzi per averci riconosciuto il merito di aver cercato il dialogo sia con il Produttore sia con il Distributore.
Per il resto onestamente ho molte perplessità pur non essendo un habanofilo, cosa tra l’altro ben nota alla maggioranza.
Che ci sia un certo malumore sulla qualità degli Avana credo che sia una cosa che non può essere nascosta, d’altra parte sul forum CCA ci sono ben tre post abbastanza recenti che trattano dell’argomento:
1 - Il prossimo futuro dei Avana del 26.07.06
2 - Discussione - La perdita del legame tra Habanos s.a e l`esperto fumatore di Avana del 13.10.06
3 - Ma allora va tutto bene? del 05.10.06
che a vario titolo affrontano il tema e che raccolgono il parere di autorevoli appassionati.
Indubbiamente non sono stati usati i toni e gli argomenti della ns lettera/petizione ma in qualche modo, tra le righe, si può riscontrare una certa delusione.
Ma al di la di tutto questo mi vorrei soffermare su un episodio che mi ha visto protagonista e che ritengo sia molto significativo.
Era il 30 di settembre, mi trovavo a Capri per l’apertura della sede distaccata del C.C. Parthenope.
La presentazione era terminata e insieme ad altri soci mi trovavo al bar per fumare un Partagas D4.
Ero in compagnia dell’amico Gaetano e si chiacchierava con Josè Maria Lopez in merito al problema sollevato con la predetta lettera.
All’improvviso un ns socio del tutto ignaro sia dell’argomento trattato e sia della oramai famosa lettera si intromise di getto nel ns discorso e, qui sta il bello, chiese a Chema perché da un po’ di tempo gli avana non sono più quelli di una volta.
Sinceramente alla luce di questo episodio incomincerei a riflettere sulle istanze dei clienti, anche se rappresentano uno sparuto gruppetto nella immensità degli appassionati.

Edited by walter.sassone - 25/10/2006, 19:08
 
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pinellagius
view post Posted on 25/10/2006, 23:47




Gentilissimo Presidente Vincenzi,
innanzitutto grazie per la tempestiva risposta.
Ho spesso apprezzato la correttezza, la schiettezza ed anche l’irruenza dell’appassionato che traspare dai suoi interventi.
Infatti, non siamo stati blanditi come dei clienti bizzosi (che hanno sempre ragione!) e tranquillizzati con generiche dichiarazioni di principio.
Al contrario, Lei ha detto ciò che pensa senza tanti giri di parole.
Francamente, ritengo che questo straordinario rapporto tra produttore, distributore e “consumatore” derivi anche dalla eccezionalità del prodotto.
Il sigaro cubano ha il merito di riunire attorno ad un tavolo ideale collezionisti, acquirenti occasionali, esperti, commercianti e tutti coloro i quali subiscono l’influenza benefica di un simile manufatto che sa dispensare momenti di vero piacere psicofisico.
La singolarità di questa situazione, deve essere utilizzata come chiave di lettura per comprendere l’impeto che molti di noi mettono in certe discussioni.
Chi ci ascolta, quando amiamo o critichiamo un avana, dovrebbe sempre tenere in considerazione la nostra forte partecipazione emotiva.
Detto questo, penso che la nostra “petizione” sia davvero velleitaria, donchisciottesca e reazionaria.
Beh …il risultato di fare intervenire presidente e vice di Diadema, porterebbe a pensare il contrario.
Ma non è esatto.
Perché in verità certe esigenze non possono in alcun modo trovare risposta e - forse - è giusto così.
Alcune tendenze del mercato e della finanza globale sono inarrestabili, ma non capisco perché non possiamo dire che tutto ciò non ci piace.
Ed infatti lo diciamo…senza avere la speranza che cambi qualcosa.
Purtroppo la lettera non poteva sintetizzare tutte le nostre perplessità sul “futuro prossimo degli avana”.
Alcune però sono state espresse e vorremmo che non passassero inosservate (per quello che serve naturalmente, ovvero anche per il piacere di interpellare un interlocutore qualificato come Lei).
Oltre alle ed. limitate e regionali, noi chiedevamo conto di una razionalizzazione del vitolario che ha determinato l’uscita di scena di un numero rilevante di moduli (alcuni dei quali – guarda caso – con un buon rapporto qualità prezzo).
A volte il produttore che si trova in regime di monopolio (o quasi), impone la sua politica affermando che questa corrisponde alle richieste del mercato.
Ogni tanto, penso che Habanos agisca in questo modo.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa….ma forse ora sto esagerando.
Grazie
Giuseppe Pinella
 
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cauvicauvi
view post Posted on 26/10/2006, 00:26




Carissimi,
WALTER: "gli Avana di oggi non sono più quelli di una volta"... sinceramente ho affrontato questo discorso decine di volte in questi anni.
Mi ripeterò, ma voglio essere succinto (altrimenti mi ci vorrebbe un'ora).
Essenzialmente:
1) NESSUN prodotto rimane uguale a se stesso, nel tempo, se si parla di prodotto 100% naturale e artigianale (figurarsi che cambiano anche i prodotti industriali, immaginiamo quindi se quelli naturali possono restare immutati). Tanto tempo fa mi sono divertito a fare degli esempi: la conserva di pomodoro oggi non è la stessa di 30 anni fa (cambiata LA MATERIA PRIMA e le fasi di lavorazione), la carne non è la stessa, la frutta nemmeno, il caffè neanche, ecc ecc ecc. FORSE solo la Nutella o la Coca Cola restano immutate (ma non è poi sempre vero perchè variano leggermente nel tempo pure queste ricette)
2) cambiano MOLTO i gusti col passare del tempo. Ciò che trent'anni fa era considerato BUONO, oggi magari non lo è più (es: negli anni 70 il concetto di AMARO - vedasi il boom degli omonimi liquori o alla diffusione di semplici bibite quali il chinotto e altri simili - era associato a qualcosa di positivo, oggi assolutamente no. E così via. Pensiamo anche a come era 20 anni fa un VINO "BUONO" e cosa si intende oggi per un VINO "BUONO"
3) last but not least: chi dice "gli Avana di oggi non sono più quelli di una volta"... 99 volte su 100 NON HA AI FUMATO GLI AVANA DEL PASSATO! Io personalmente conosco pochissime persone che hanno fumato in vita loro più di 10 AVANA ante 1990... glielo assicuro! E ho detto 1990... non 1970...

GIUSEPPE:
apprezzo e ringrazio per il tuo intervento.
LA RAZIONALIZZAZIONE: è necessaria. A volte credo che sia mancata da parte nostra un'adeguata informazione e quindi ne approfitto per specificare- Sono state infatti eliminate alcune vitolas , ma i motivi non sono assolutamente di qualità-prezzo, anzi!
Il motivo è molto semplice e razionale: non ha senso tenere in produzione vitolas la cui richiesta sui mercati di tutto il mondo non arriva a 5.000 sigari/anno (200 scatole!!), perchè è evidente che produrre scatole, anillas e gli stessi sigari NON E' ECONOMICAMENTE GIUSTIFICATO ma non solo: a volte inserire queste produzioni significa sacrificare produzioni con maggiore richiesta e ritardarle... Quindi, razionalmente, per me non ha senso.
Io poi ritengo che il catalogo di Habanos sia ENORME (provate a paragonare le vitolas di Habanos a quelle di altri produttori: chi è che ha in produzione 200 vitolas??? Nessuno! Nemmeno alla lontana, perchè è difficilissimo poi ad esempio trovare omogeneità , garantire continuità ecc ecc.
E' chiaro che ci sarà sempre una SANA NOSTALGIA di ciò che si sta perdendo, ma penso che sia inevitabile: si pensi che solo la marca Partagas credo che abbia "smesso" nel corso del dopoguerra, poco a poco, oltre 50 vitolas... Lei magari si ricorda solo il Lonsdales (tanto per fare un esempio), ma magari mio nonno (se avesse fumato Habanos) avrebbe rimpianto altre vitolas ad oggi noi sconosciute e si sarebbe messo a ridere pensando al Lonsdale..
Credo comunque che, anche in questo caso, il processo avviato da Habanos sia nella direzione di aumentare il controllo di qualità e l'omogeneità delle vitolas prodotte (che già così, mi creda, è assai arduo)
Un cordiale saluto
Andrea Vincenzi
Non dimentichiamoci però che Habanos ha "rimpiazzato" quest perdite con Edmundo, Petit Robusto, Siglo VI, P2... mica roba da poco... anzi!
Io francamente non rimpianco il Presidente di Partagas o il Lonsdale di El Rey del Mundo... se penso al Siglo VI !
 
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charly749
view post Posted on 26/10/2006, 09:41




Ciao Andrea!
E' un piacere leggerti qua, e soprattutto ti ringrazio personalmente per il tuo celere intervento che come sempre è puntuale e preciso.
Certo questa lettera magari dice tutto e dice niente, però sappiamo o meglio hai fatto capire a tutti gli aficionados la possibilità di avere un confronto anche con voi, e perchè no la possibilità di instaurare un tavolo di trattativa sulle problematiche di Habanos in genere.
Come sai io più di tanto non avanzo richieste perchè so già cosa mi risponderesti. :)
I prodotti negli anni cambiamo, dovuto a tutti i fattori che tu hai indicato, però ogni tanto qualche controllo o qualche test "random" potrebbe essere di siuto alla ricerca di un qualcosa che si è perso o si sta perdendo.
Per i tagli che dire, sai bene che queste decisioni nel bene o nel male non possono accontentare sempre tutti, anche se.... qualcosa l'avrei lasciato.
Ciao
Carlo
 
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cauvicauvi
view post Posted on 26/10/2006, 09:53




Ciao Carlo,
come ho detto, qualche rimpianto c'è sempre per qualche "taglio", ma l'importante è che la strada intrapresa sia nel nome della QUALITA' e, ripeto, del migliorare il sistema di controllo e di omogeneità del prodotto.
Già tempo fa poi avevo ricordato di quanta difficoltà io stesso avessi incotrato all'inizio del mio lavoro perchè, pur conoscendo un po' il mondo di Habanos, quando mi sono trovato di fronte al primo listino su cui ordinare, c'erano decine di codici prodotto che non capivo proprio: l'esempio più immediato che mi viene in mente è il Romeo No.2 tubos, del quale esistevano uno 100% a macchina, uno tripa corta ed uno Totalmente a mano !!! E come questo anche altri.
Ma non solo: Si è persa l'importanza primordiale di questo processo di razionalizzazione, che è stata l'ELIMINAZIONE DEL NO PREMIUM DAL PORTAFOGLIO DI HABANOS. Habanos oggi ha SOLO ed ESCLUSIVAMENTE sigari fatti Totalmente a Mano (tripa corta o tripa larga) e marche come Romeo, Partagas, H.Upmann, Punch io credo abbiano acquisito una nuova immagine ed un nuovo spirito da questa decisione. Nonchè una nuova qualità. Superiore.
Senza parlare della CHIAREZZA per l'appassionato.
Saluti
AV
 
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charly749
view post Posted on 26/10/2006, 10:06




Ciao Andrea,
il mondo Habanos come del resto tante cose a Cuba, che tu conosci sicuramente meglio di me sono un mistero e spesso quello che viene fatto oggi domani non si fa; questo è il bello del mondo Cubano!
La razionalizzazione è sicuramente una grande cosa perchè è servita e serve per fare chiarezza sul vitolario.
Come dici tu all'interno dello stesso prodotto si rischia di avere prodzioni differenti!
La qualità invece che penso sia la cosa più importante da mantenere alta.
Posso dire che è aumentata in alcuni controlli, cosa vista a Febbraio, e spero continui così, inoltre sui marchi citati è vero hanno aumantato al visibilità, a parte i Punch (anche se probabilmente va a zone).
La chiarezza per l'appassionato è sicuramente fondamentale, dare info e risposte concrete serve a mantenere l'aficionados sempre contento e propenso a non cambiare.
Ciao
Carlo
 
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pinellagius
view post Posted on 26/10/2006, 14:19




Grazie Presidente,
credo che - a volte - sia davvero difficile avere a che fare con l'irrazionalità dell'appassionato.
Ma nonostante l'estrema lucidità e razionalità dei suoi interventi, mi creda, siamo più vicini di quanto non si possa pensare.
un saluto
giuseppe pinella
 
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view post Posted on 30/10/2006, 09:19
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Sig. Vincenzi. Benvenuto su Accademia del Fumo Lento e grazie per le risposte, tanto pronte quanto interessanti. Sono un suo indiretto cliente ed un cliente di Habanos da parecchi anni e non può nemmeno immaginare quanto possa farmi piacere leggerla su questo nostro piccolo forum. Non ci conosciamo personalmente ma abbiamo conoscenze in comune e la cortesia che ha dimostrato nei nostri confronti altro non fa che confermare quanto già testimoniatomi da altri.

Ho un paio di osservazioni su quanto ci ha esposto ma ho anche qualche domanda che esula dall’argomento in questione. Spero che mi perdonerà se prendo la palla al balzo e gliele porgo in questo contesto ma sono domande che ho sempre sperato di poter fare e questa è la prima vera occasione che mi capita. Lo scorso anno, ad una cena, scambiai alcune parole con Chema Lopez ma le circostanze non permisero di approfondire questi argomenti.

Comincio con le osservazioni.

CITAZIONE
NESSUN prodotto rimane uguale a se stesso, nel tempo

Verissimo. E le confermo che nemmeno la ricetta della Coca Cola è rimasta immutata. Però si metta nei nostri panni, nei panni del cliente. La spinta all’acquisto di un prodotto non è sempre solo l’acquisizione di un bene materiale. Alle volte, e nel caso degli Avana secondo me il fenomeno può essere addirittura prevalente, si “acquista” anche quello che questo prodotto rappresenta. La tradizione. La sua storia. Il prestigio che ha accompagnato, nei decenni, sia chi lo ha prodotto che chi ne ha usufruito. Io fumo Avana dagli anni ottanta. Crede però che compari i sigari che compro oggi con i sigari che fumavo dieci anni fa o venti anni addietro? No. Il li comparo con dei sigari che non ho nemmeno mai fumato. I sigari di cinquant’anni fa. O di sessanta o settant’anni fa. Per quanto assurdo le possa sembrare è la verità. Ogni volta che accendo un sigaro, la mia speranza è di poter, idealmente, fumarmelo su una Buick Super Convertible del ’42 o seduto ad un tavolino con Winston Churchill in persona. Sono sicuro che pur nell’esagerazione degli esempi (dopotutto parliamo di marketing) lei capirà quello che intendo dire. Giusto o non giusto (politicamente parlando) la rivoluzione sembra aver azzerato le tradizioni. Il marketing sembra volerle recuperare solo dal punto di vista immagine ma non sostanziale. Un po’ come la Coca Cola. Ci ha ridato la bottiglietta di vetro dalle forme sinuose di donnina ma la ricetta non è più la stessa. E questo dispiacerà anche a mio figlio sebbene quella originale non l’avrà mai provata. E questo lo dico perche` credo che dovremmo cercare di capire anche coloro che, pur fumando solo da pochi anni, vanno alla ricerca del prodotto "perduto".
Ad ogni modo, per farle vedere che il problema non é limitato solo agli Avana (od alla Coca Cola), le cito le parole che un forumista ha scritto in una discussione sul toscano: << tuttavia, mi sento un pò ricattato e poi mi irrita tutto ciò che ha a che vedere con la vuota ipocrisia e la retorica altisonante : il sigaro tradizionale dal 1818, la ricetta tradizionale, i metodi dell'800 e mio nonno in carretta...con le foglie congelate e lavorate in Oceania da operai pagati a cottimo >>.

CITAZIONE
Io poi ritengo che il catalogo di Habanos sia ENORME (provate a paragonare le vitolas di Habanos a quelle di altri produttori: chi è che ha in produzione 200 vitolas??? Nessuno! Nemmeno alla lontana, perchè è difficilissimo poi ad esempio trovare omogeneità , garantire continuità ecc ecc.

Su questo punto credo di doverla contraddire, a meno che non abbia inteso erroneamente il significato del numero che ha citato. Avendo citato il catalogo immagino si riferisse alle vitolas de salida. Senza contare che Habanos S.A. (virtualmente) rappresenta una nazione e non un singolo produttore (ma qui ritorniamo al discorso della tradizione, mio padre poteva comprare un Upmann od un Partagas, se vogliamo oggi la mia scelta è limitata ad Habanos) per cui fare dei confronti sui numeri può essere fuorviante, la stessa Altadis fuori da Cuba conta 45 marchi, circa 350 vitolas de salida e circa 80 vitolas de galera (e questo senza differenziare tra pressati o non pressati). Se non ho contato male. Non sono sicuro di quante esattamente vengano prodotte nello stabilimento di La Romana ma credo siano la maggioranza.


Vengo ora alle domande. Che come vedrà sono molto ... variegate.

Tempo fa abbiamo parlato della fine dell’embargo e del possibile impatto sui mercati extra-USA. Specificatamente si parlava di marche. La discussione, se le interessa leggerla la trova qui. La domanda comunque è:
Quali sono le marche ed i formati Habanos più venduti in Italia? Esiste una marca che viene stravenduta se confrontata con le altre?

Altadis. Sono convinto, anche dal confronto tra quanto Altadis (ed altri produttori) ha già fatto negli USA che la stessa ha influito enormemente sul marketing Habanos e sulla definizione del prodotto. Mi chiedo però:
Altadis ha influenza anche sulle fasi produttive?

Come ho già detto su questo forum, dal valore delle loro azioni di borsa non sembra che i giganti del tabacco siano stati penalizzati dalle campagne (in senso bellico) antifumo. Secondo lei attenderanno che l'argomento venga a noia, l'irrazionale ventata proibizionistica/salutistica passi e l'attenzione dell'opinione pubblica e dei legislatori si concentri su qualcos'altro di più intelligente e produttivo? Soprattutto vede dei possibili spazi di miglioramento nella legislazione attuale?



E` tutto (per ora :)). E grazie ancora.

Edited by charly749 - 30/10/2006, 11:57
 
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view post Posted on 21/2/2008, 07:25
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Leggendo lo scambio di battute tra Domenico (rappresentante i sigari Amazon) ed i nostri forumisti, mi e` venuto in mente che a piu` di un anno di distanza non ho ancora ricevuto una risposta alle mie tre domande. Non mi sembravano sciocche. Anzi.
 
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artistichidea
view post Posted on 22/8/2011, 13:16




Diamine, non sembravano sciocche nemmeno a me... peccato...adesso sono passati 5 anni.... :)
 
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Fire Cured
view post Posted on 15/1/2017, 20:25




Tutto molto interessante..

Soprattutto sarebbe interessante, per un neofita che ha letto le rimostranze di appassionati come me; e la posizione del sig.Rappresentante di Habanos,
SE le preoccupazioni ed i malumori degli aficionados si
sono rivelate infondate, profetiche, o se addirittura la situazione é peggiorata a BEN 10 anni di distanza.

Di mio posso dire che ormai cibi (frutta e verdura in primis) e bevande davvero non sono più quelle di una volta,
É altrettanto tristemente vero anche per il Tabacco??
 
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view post Posted on 10/8/2017, 15:38
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CITAZIONE (Fire Cured @ 15/1/2017, 20:25) 
Di mio posso dire che ormai cibi (frutta e verdura in primis) e bevande davvero non sono più quelle di una volta,
É altrettanto tristemente vero anche per il Tabacco??

Eh, ci toccherà fare l'orto pure per i sigari :lol:

Che amarezza
 
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view post Posted on 23/12/2019, 15:38
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Dalia

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...bhè meno male che a proposito dei numerosi sigari che non tirano non ha risposto come un suo collega Diadema definendoli con un cinico sorrisetto "il bello di Cuba"....roba da valigia sul naviglio. :angry:
 
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13 replies since 25/10/2006, 17:14   2725 views
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