CITAZIONE (PIPA&TOSCANO @ 12/6/2015, 13:17)
Ecco… doveva accadere: l'altro giorno mi viene offerto un "ammezzato" di Ambasciatore INTERO.
Fumandolo "sbadatamente" perché distratto da una chiacchierata, mi si è spento verso la metà: riacceso ha iniziato a fumare nuovamente ma con parecchia "incertezza" al punto che ho dovuto "ravvivarlo" diverse volte con l'accendino.
Niente da fare: visto che la fumata diventava "singhiozzante", ho ritenuto opportuno buttarlo alle ortiche.
Mi viene un dubbio: NON è che l'Ambasciatore soffra TROPPO le riaccensioni e che, diversamente dai Toscani, se "sollecitato" possa comportarsi in maniera "ignifuga"…
??
ps: in merito, mi piacerebbe conoscere il parere dell'Ing. Napoletano oltre a quello dei ns Esperti Accademici…!
Chiamato in causa intervengo con piacere!
Prima di tutto ringrazio gli amici di AFL per i commenti, gli elogi, le critiche e le osservazioni molto competenti e gradite.
Brevemente, quanto riscontrato da PIPA&TOSCANO e da altri rientra nella probabilità, ahimè, di trovare alcuni sigari difettosi. In realtà i sigari, della categoria italiani, pur machine made, sono da considerare pezzi unici. La macchina utilizzata agevola solo il movimento di arrotolamento lasciando tutte le altre operazioni alla manualità.
In particolare, la difettosità riscontrata, altre a possibili problemi di combustione, è dovuta ad una irregolare distribuzione del ripieno limitata al sigaro/i in questione. In corrispondenza dell'arresto della combustione evidentemente era presente un cosiddetto nodo ossia una porzione di ripieno compattato che ha impedito all'ossigeno di combinarsi con il tabacco per una regolare combustione. Lo stesso fenomeno, di spegnimento ma, questa volta, con buone possibilità di ripresa, si verifica in presenza di vuoti di tabacco.
Purtroppo, i controlli di qualità effettuati non riescono a rilevare detta difettosità. L'unico controllo infallibile sarebbe la prova del fumo che .......ovviamente affidiamo ai consumatori.
Un caro e fumoso saluto.
dn