Posts written by BrutSalvadi

Beh la vetrina non è luogo idoneo alla conservazione.
Poi la cosa peggiora ancora se esposta al sole durante qualche ora, e se la tabaccheria è dotata di climatizzatore (aria secca).

fumato poco fa, è decisamente il mio sigaro preferito

complimenti e mi associo anche io ai desiderosi di una prova con un sigaro toscano

sicuramente ti guardano uomini scarsamente interessati alle auto, magari guardano tutti te

esatto, e da stomaco vuoto/pieno, orario della giornata.

Grossomodo come gli alcolici. Pensa a bere un distillato appena sveglio a stomaco vuoto, o dopo una bella cena seduto sul divano.

guarda che in comune hanno solo il nome Sono sigari ben diversi come composizione e come aroma, forza, etc

mah riprovalo. Il palato è diverso da persona a persona ma è piuttosto oggettivo riconoscere che l'antico sia l'amarone delle triade. La letteratura tradizionale vuole l'antico amarissimo con aroma di pepe e legno. Basta, niente complessità, niente rotondità.

Il classico sarebbe quello più moribido, seppure rustichello.

senza dubbio alcuno

occhio che non siano invece di recente produzione e appena messi li!

comunque scrivendo piu serieamente, io li butterei per principio.

Per quanto attiene alle tue domande

1) i toscani, in particolare la triade classica, sono robusiti e resistenti. Fumalo senza problemi cosi come si trova e come sempre stato fatto dalle generazioni precedenti. 3 anni in ambiente domestico, con umidità presumibilmente a valori normali, non gli fanno granchè.

2) ammezzato provede che il sigaro venga diviso in 2 parti. Esistono altre proprozioni, ma non è ammezzato. quindi, tagliasigari e via. Io uso misurare con il dito prima di tagliare.

3) io conosco poco la pipa, ma so che i toscani in pipa danno spesso grandi soddisfazioni. è un buon sigaro, ma comune, che non andrebbe sprecato se usato in tal modo.

Provato intero domenica dopo pranzo, e dopo le prime 2 boccate sono andato a controllare sulla scatola di aver preso il "rustico" e non il "fermentato" tanto era dolce. Poi è quasi subito andato a regime, dando una fumata leggera forse sulla falsariga del classico. Considerato la durata di 30/45 min se non oltre non ne vedo un motivo per preferirlo ad un buon ammezzato tradizionale.

Oggi ho però attuato il mio perverso progetto iniziale, ovvero ammezzare il piccolo. Questo nell'intendo di avere un mini ammezzato da 15min da godermi ogni tanto nel quarto d'ora rimanente in dell'ora di pausa pranzo.

Ebbene..tutt'altro sigaro. Un piccolo toscano, piccante, RUSTICO e decisamente peperino con aromi fedeli alla linea storica. Direi un classico spiritato.

da quanto ho appreso finora leggendo qua e la, senza pretendere di averlo fatto correttamente, posso dire che la cura c'entra poco e nulla con la nicotina.

Essa dipendere in primo luogo dalla tipologia di tabacco (kentucky, virignia, havana, etc) e in questo caso il kentucky ne è naturalmente più ricco rispetto ai tabacchi tropicali.

In secodo luogo, c'entra l'acidità/basicità del fumo. La nicotina è basica, e viene neutralizzata dal fumo acido che si produce dalla combustione di tabacchi ricchi di zucchero. Essendone il kentucky povero, non si sviluppano componenti acide che neutralizzano la nicotina. per questo è molto pesante se inspirato.

ma si è capito se è una variante di forma del classico come era stato suggerito, o se invece è una miscela a se stante?

magari era bucato o rotto. in tal caso tirando aspiri dal buco e il tabacco non si accende

a mio avviso molto buono e con tutte le caratteristiche proprie del sigaro. Amaro, peposo e decisamente forte

mi pare che costi uno sproposito, soprattutto se la ricetta (e la quantità di tabacco) è quella dell'originale