CITAZIONE (Phoppa @ 19/9/2023, 22:09)
Guarda, potrebbe esserci una sola scusante e cioè il fatto che questa due giorni, per tutte le cantine, è motivo di grande stress.
Ho un lontano parente titolare di una cantina che mi diceva che tutti i produttori "soffrono" particolarmente il via vai di gente, i rischi organizzativi, i possibili imprevisti, il rischio flop causa pioggia... insomma, se togliamo i due/tre big che non hanno bisogno di temere nulla gli altri scontano il fatto di essere più "vignaioli" che "organizzatori di eventi". La conseguenza? La rigidità nel gestire ogni situazione per paura di sforare, di non riuscire, di crearsi problemi.
Ti dicono di non sedersi a quel tavolo perchè pensano che tu starai lì con i tuoi sigari per tutto il pomeriggio e non hanno previsto questa eventualità.
Basterebbe poco, certo: per esempio la predisposizione di un corner dedicato dove le persone possono fermarsi, sedersi e bere ciò che comprano. Quest'anno nessuna delle due cantine lo aveva previsto, l'anno scorso per esempio Tenuta Ambrosini ce lo aveva "creato" lì su due piedi e noi lo abbiamo ricompensato comprando 4/5 bottiglie.
Altre cantine ancora (tipo Bellavista) non avevano fatto una piega alla nostra richiesta di consumo sul posto post-degustazione e anzi avevano addirittura il listino prezzi per le bottiglie pronte al consumo (se non ricordo male). Insomma, più son piccole e più sono "rigide" e inesperte...
Fossi in loro aprirei una pagina internet dove raccogliere suggerimenti e consigli da parte dei visitatori post evento... sono sicuro che riuscirebbero a mettere una pezza a qualche spiacevole situazione.
Altra cosa: sarei curioso di tornare nelle stesse cantine "fuori Festival" per capire se qualcosa cambierebbe... secondo me sì, ma non ho la controprova
Poi... ecco... non è che noi bresciani siamo proprio il massimo della giovialità ed espansività eh, questo penso sia chiaro a tutti.
Riflessione su cui mi sono spinto anche io.
Ho cominciato a vivere la Franciacorta con questo evento dal primo anno ad oggi, compreso "l'anno COVID" in cui mi sono organizzato autonomamente il mio mini tour.
Ho sempre riscontrato molta flessibilità e cordialità fino ad un paio di anni fa.
Nel 2021 mi è capitato di aggiungere all'evento un paio di cantine fatte per mio interesse dove non hanno esitato, fuori evento e fuori orario, a propormi un assaggio con piacere e gentilezza, pagando il dovuto e senza obbligo all'acquisto.
Evidentemente qualcosa è cambiato, a livello di impicci burocratici, problemi avvenuti con clientela, mera policy, non lo so: fatto sta che, oltre a quanto su correttamente riportato, durante la mia pausa tra degustazione organizzata e cena (non avevo hotel, quindi ho passeggiato nei dintorni) mi è stato negato un assaggio in una cantina che già conoscevo nonostante un evento si imminente ma con ancora nessun partecipante, camerieri al completo e boulle piene di bottiglie...scortesi? No per carità...ma invece di una bottiglia, ne prendevo tre più 20€ di assaggio magari.
Voglio pensare che qualcosa che non è a noi noto abbia mutato un po' alcuni aspetti conviviali "fuori evento". Resta indubbio però che questo festival sia comunque gestito molto molto bene da parte delle cantine.
Che dire, anche noi piemontesi non siamo dei più calorosi, anzi...basti pensare che in Langa, il grosso delle cantine chiude la domenica ed i festivi....